“Contraria alla legge”. Così si è espressa la Corte Suprema britannica in merito alla sospensione del Parlamento chiesta da Boris Johnson e ‘benedetta’ dalla Regina. Il blocco del Parlamento, secondo l’inquilino di Downing street, era necessario per evitare che le Camere intralciassero l’inevitabile uscita dall’Unione Europea. La decisione della Corte Suprema, da quanto si apprende presa all’unanimità, costringe il Parlamento a riprendere i lavori, mette Johnson in una condizione di debolezza e riaccende la discussione sulla Brexit.
Gli 11 giudici non hanno avuto dubbi nell’esprimersi e adesso l’opposizione è pronta a scatenarsi. Il leader laburista Jeremy Corbin ha infatti chiesto al premier di “riconsiderare la sua posizione”, mentre il portavoce dalla Ue, Natasha Bertaud, ha scelto la strada del silenzio: “Non tocca a noi commentare su questione istituzionale interne agli Stati membri”, ha detto