“Dopo le del presidente Mattarella l’agenda della politica dovrebbe davvero cambiare. Quello del Presidente è stato un discorso inequivocabile, preciso, sul valore centrale del lavoro nella vita comunitaria; sui giovani e il lavoro”. Così Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, in un’intervista a Repubblica. Per Camusso bisogna “ragionare sull’aumento delle risorse da destinare agli investimenti guardando agli effetti che possono determinare sull’occupazione nonché sulla qualità del lavoro”. Una strada diversa, “incompatibile con quella che sostiene i voucher”.
E avvisa: “Se si parla di modifiche vuole dire che non si è ancora capito cosa sta accadendo. Non si tratta di modificare alcune regole, si tratta di farle scomparire perché non solo offendono, come quelle sui voucher, la dignità delle persone, ma creano un precariato ancora più insopportabile di quello che si doveva eliminare”. Per Camusso bisogna invece usare, in alternativa, “tutte le forme di part time già previste; con il lavoro interinale o a somministrazione. Tutte forme contrattuali che esistono da vent’anni a questa parte”. Nessun margine di trattativa: “Su questo istituto no. Dobbiamo ricomporre le caratteristiche di un rapporto di lavoro perché il lavoro non è merce che si prende sullo scaffale”.