Sull’Etna, a quota 2700 metri, si è verificata ‘un’esplosione freatica’, determinata dal contatto tra la lava incandescente e la neve. Il fenomeno ha provocato il lancio di scorie che hanno ferito alcune persone, 4 o 5, in modo lieve, come spiega il commissario Luca Ferlito del Corpo forestale della regione siciliana.
La sera del 14 marzo l’attività stromboliana dell’Etna al nuovo cratere di sud-est è iniziata e ieri mattina si è gradualmente intensificata, generando una colata lavica. Il fenomeno, che è stato accompagnato da un aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, è costantemente monitorato dall’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.