La caccia alla maglia rosa ha inizio. Da venerdì 5 a domenica 14 luglio, le migliori cicliste al mondo si sfideranno nel 30° Giro d’Italia femminile, la più importante gara internazionale a tappe (dalle 17:00 su LaPresse.it). Con 144 atlete iscritte per 24 squadre, di cui sette italiane, quella che partirà da Cassano Spinola sarà una delle edizioni più interessanti di sempre grazie alla presenza di tutte le protagoniste del ciclismo femminile internazionale. A partire da Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo), bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, e Soraya Paladin (Alè Cipollini) che vogliono riportare la maglia Rosa in Italia a undici anni dal successo di Fabiana Luperini. Qualche speranza anche per l’esperta Tatiana Guderzo (Bepink), campionessa del mondo nel 2009, a caccia di una vittoria che manca dal Giro dell’Emilia 2017. Le grandi favorite di questa edizione, però, non parlano italiano.
LE OLANDESI FANNO PAURA – Annemiek Van Vleuten, campionessa in carica, è pronta a bissare il successo di un anno fa. Già vincitrice della “Strade Bianche” e della Liegi Bastogne Liegi, l’olandese ha festeggiato da poco il titolo nazionale nella cronometro individuale sfiorando anche il podio della gara in linea. Un 2019 niente male che potrebbe diventare ancora più ricco se riuscisse a ripetere l’impresa dell’anno scorso quando dominò il Giro Rosa con tre vittorie di tappa di cui una, decisiva, sullo Zoncolan. Quel giorno completarono il podio la sudafricana Ashleigh Moolman e l’australiana Amanda Spratt, due che inizieranno il Giro con grandi ambizioni. Insieme alla Van Vleuten, Anna Van der Breggen e Marianne Vos completeranno un tris a tinte arancioni che ha vinto sei delle ultime otto edizioni della Corsa Rosa. Due i successi per la ragazza di Zwolle (2015, 2017), campionessa olimpica in carica e del mondo nel 2018, mentre la Vos ha alzato ben tre volte il trofeo (2011, 2012, 2014), arricchendo ancora di più un palmares impressionante che le è valso il soprannome di “cannibale”.
IL PERCORSO – Più di 900 chilometri, divisi in 10 tappe e quattro regioni, senza una giornata di pausa. Si parte da Cassano Spinola per la cronometro a squadre che si concluderà a Castellania, dove nacque Fausto Coppi, mentre il giro di boa sarà il Passo Gavia, protagonista di duelli leggendari. Altrettanto duro l’arrivo della penultima tappa alla Malga Montasio, quasi mille metri di dislivello negli ultimi 20 chilometri. Tra le due scalate più difficili, la cronometro individuale che potrebbe stravolgere la classifica generale, mentre l’ultima giornata con arrivo a Udine dovrebbe essere una passerella per la maglia rosa.