Non solo il Vaticano. Ache lo Stato italiano ha prestato attenzione alla vicenda del piccolo Alfie Evans, un bambino britannico di 23 mesi affetto da una malattia neurodegenerativa di cui non si sa nulla. I ministri Angelino Alfano e Marco Minniti hanno concesso al piccolo la cittadinanza italiana, auspicando che in questo modo venga permesso l’immediato trasferimento in Italia.
I giovani genitori di Alfie, infatti, stanno lottando da mesi per evitare che la Sanità inglese interrompa i trattamenti sul piccolo, ricoverato presso l’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool. Secondo i tribunali del Regno Unito e i medici che hanno in cura Alfie, proseguire i trattamenti non comporta nessuna speranza di guarigione e infligge al bambino un accanimento terapeutico inutile e doloroso. Anche i giudici della Corte europea dei diritti umani hanno respinto il ricorso presentato dai genitori perché i medici continuino a tenerlo in vita. Un centinaio di persone si è radunato fuori dall’ospedale Alder Hey di Liverpool, a sostegno dei genitori, Tom Evans e Kate James, che si oppongono all’interruzione delle procedure mediche che tengono in vita il piccolo. La Corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso della coppia, definendo la richiesta “inammissibile” e aprendo così all’attuazione del protocollo che porterà alla morte del bambino. I sostenitori hanno bloccato la strada e la polizia è intervenuta per allontanare una cinquantina di persone, ha riferito Bbc, che avevano formato una catena umana scandendo lo slogan “Salvate Alfie Evans”. Un caso molto simile a quello di Charlie Gard.