“Vi dovete fidare di tutti questi ministri, abbiamo messo su una bella squadra”. Così Giuseppe Conte, nuovo premier, incontrando, davanti a Montecitorio, i dipendenti in agitazione della Melegatti, l’azienda dolciaria veronese (pandoro) appena fallita con un buco da 50 milioni di euro e, apparentemente, senza prospettive di ripresa. In ballo ci sono 360 posti di lavoro e i dipendenti, ovviamente, sono preoccupatissimi. Conte è sceso dal taxi e doveva recarsi all’incontro con il presidente della Camera, Roberto Fico. Ma ha deciso di fermarsi e il suo gesto è stato apprezzato dai manifestanti.
Un lavoratore ha aperto una civilissima discussione con Conte dicendogli: “Lei è un grande perché è venuto a parlarci. Gli altri si sono già seduti sulle loro poltrone….”. Conte si è schermito prendendo diligentemente nota di quello che spiegava il lavoratore sulla crisi dell’azienda (nata nel 1879 dalla pasticceria artigianale di Domenico Melegatti, sopravvissuta a due guerre e a molte crisi ma distrutta dagli ultimi anni di cattiva gestione): “Grande? Devo ancora dimostrarlo”. E ha difeso i suoi ministri: “Dovrete parlarne con Luigi Di Maio che è bravo e capace”. L’altro ha risposto un po’ scettico: “Noi vi abbiamo votato, ma ci fidiamo solo di lei”.