Glasgow (Regno Unito), 14 nov. (LaPresse/AP) – “Un ‘no deal’ era il peggior risultato possibile” a Glasgow, dunque non c’è stata scelta, l’accordo raggiunto alla Cop26 “non soddisfa tutti in modo completo”, “ma ci porta avanti. È un buon compromesso”. A dirlo è la numero uno dell’agenzia Onu per il clima (Unfcc), Patricia Espinosa, in un’intervista rilasciata ad Associated Press circa 15 ore dopo che 197 Paesi si sono accordati sul Patto sul clima di Glasgow. L’intesa secondo gli esperti ha mostrato progressi ma non è stato un successo. In particolare, non ha raggiunto nessuno dei tre obiettivi che erano stati fissati dall’Onu, cioè dimezzare le emissioni mondiali di anidride carbonica, destinare 100 miliardi di aiuti annuali per il clima dai Paesi ricchi a quelli poveri, e destinare metà di questi soldi ad aiutare il mondo in via di sviluppo ad adattarsi ai danni del riscaldamento globale. Cosa ancora più deludente, inoltre, l’India, che affronta già siccità e ondate di calore estremo, ha annacquato il testo dell’accordo finale, facendo sostituire la formula “phase-out”, cioè “eliminazione graduale” del carbone, con l’espressione “phase-down”, cioè “riduzione graduale”.
Cop26: capo Onu per clima, buon compromesso meglio che nessun accordo
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