Continuano ad aumentare in Italia i contagi da coronavirus, che si assestano ai livelli di maggio. Da Nord a Sud sono stati i 1733 nuovi casi e 11 i morti, in aumento rispetto a giovedì quando i nuovi casi si erano fermati a 1.397 con 10 decessi. È boom anche di tamponi: nelle ultime 24 ore ne sono stati eseguiti 113 mila – 21 mila in più rispetto a ieri – per un totale di 9.034.743. Anche i guariti sono aumentati e sono 537 (24 ore fa erano stati 289). Il totale di casi è ora di 274.644 contagiati. Le persone decedute dall’inizio della pandemia sono 35.518.
Gli attualmente positivi sono 30.099, di questi 1.607 sono ricoverati con sintomi, 121 sono in terapia intensiva e 28.371 in isolamento domiciliare, ben 1.081 in più rispetto a giovedì. La regione più colpita resta la Lombardia con 337 casi positivi, seguita dal Veneto sono 273, 50 dei quali relativi ad agosto, Lazio e Campania a quota 171.
A lanciare l’allarme è anche il ministero della Salute, che insieme all’Istituto superiore di Sanità ha stilato il rapporto sull’andamento del contagio nella settimana tra il 24 e il 30 agosto. La fotografia è di una situazione di “transizione al momento in progressivo peggioramento” con un “aumento da cinque settimane consecutive”. “L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, e pari a 1.18”, si legge ancora nel report. Sono 13 le Regioni e province autonome in cui il virus si sta diffondendo, ben 1799 i focolai di cui 649 nuovi. “L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana e di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa”, aggiunge il rapporto. “La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani – si legge ancora nel documento – in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità”.
Anche in altri paesi Europei il contagio è in forte aumento. In Francia è stato sfiorato il record dei 9mila casi nelle ultime 24 ore. Dubbi anche sulla riapertura delle scuole: a tre giorni dal suono della campanella ben 22 istituti sono stati chiusi per covid-19. Preoccupazione anche in Gran Bretagna, dove anche in Gran Bretagna, dove nelle ultime 24 ore i casi diagnosticati sono tornati vicini a quota 2000. Per l’esattezza 1940, picco da fine maggio. Il premier Boris Johnson ha insistito intanto oggi sulla necessità di maggiori cautele, tra cui la quarantena per chi rientra nel Regno Unito da Paesi considerati a rischio. In Israele il governo ha deciso di istituire 30 zone rosse, dopo che nellel ultime 24 ore i nuovi casi hanno sfiorato la soglia dei 3mila. Record di contagi anche in Argentina , dove nelle ultime 24 ore sono stati censiti 12.026 nuovi casi, portando il totale a 51.198 , nonostante la popolazione viva da 167 giorni in quarantena. In Brasile sono stati superati i 4milioni di contagi.
In uno scenario così complesso, è arrivata la notizia dell’Oms che il vaccino contro il covid-19 non potrà essere distribuito su larga scala se non nella seconda metà del 2021.