Arrivano risultati incoraggianti dalla fase iniziale di test del vaccino della statunitense Moderna. I volontari cui sono state somministrate dosi basse o medie hanno sviluppato la sperata risposta immunitaria, con la formazione di anticorpi simili a quelli individuati nelle persone guarite dal Covid-19, ha annunciato la compagnia di Cambridge, in Massachusetts. Nella prossima fase, la seconda di tre, guidata dall’Istituto nazionale di salute Usa, i ricercatori tenteranno di stabilire quale dose sia migliore per un esperimento definitivo che sperano di avviare a luglio. Il vaccino sembra sicuro, afferma la compagnia, ma per stabilirlo servono ulteriori test, molto più costosi. Prima, una versione con dose maggiore era stata esclusa per effetti collaterali di breve periodo.
Il governo di Washington ha lanciato il progetto ‘Operation Warp Speed’ per lo sviluppo del vaccino, sperando di avere 300 milioni di dosi a disposizione entro gennaio. Intanto, nel mondo, una decina di possibili vaccini è nelle prime fasi di testing o prossimo ad esse. Se tutto andrà bene, dicono gli esperti, gli studi di un potenziale vaccino potranno arrivare alla fase finale agli sgoccioli del 2020 o all’inizio del prossimo. Intanto, a livello globale si continuano a contare contagi e vittime: le infezioni confermate di Covid-19 sono oltre 4,7 milioni e i morti oltre 315mila. Gran parte del mondo è alle prese con l’allentamento dei lockdown, mentre in America latina e Africa l’infezione continua la sua corsa. In Brasile, in particolare, i morti sono ormai più di 16mila e gli ospedali di varie città, tra cui San Paolo, sono vicini al collasso.
In Francia, che progressivamente continua ad allentare le restrizioni, una settimana dopo che un terzo degli studenti francesi è tornato a scuola si teme divampi un nuovo focolaio: circa 70 contagi sono stati infatti individuati in collegamento alle scuole. Il ministro dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer, ha dato l’allarme su radio Rtl: il ritorno nelle aule ha messo alcuni bambini in pericolo e le scuole coinvolte sono state chiuse. Secondo i media, si tratta di sette istituti nel nord del Paese. Le autorità francesi hanno registrato almeno 142.411 casi confermati di contagio e 28.108 morti. La Germania guarda intanto al prossimo futuro, all’estate e alle vacanze degli europei. “Queste vacanze non saranno come quelle che conoscevamo in passato”, “la pandemia è ancora qui e dobbiamo almeno applicare precauzioni di sicurezza per il peggior scenario, in cui i dati si alzano di nuovo”, ha detto il ministro degli Esteri Heiko Maas, aggiungendo che i Paesi europei nelle prossime due settimane elaboreranno criteri per coordinarsi. Maas, intanto, ha parlato con le controparti di 10 Paesi che tradizionalmente sono mete dei tedeschi, in particolare nell’Europa meridionale. “Sarà necessario dire chiaramente alle persone che ci saranno limitazioni ovunque, sulle spiagge, nei ristoranti, nei centri delle città”, ha detto Maas. Per ora la gran parte dei confini europei resta chiusa e alcuni Paesi richiedono che tutti o quasi coloro che arrivano rispettino una quarantena di due settimane.