Sale a 16 il numero dei contagi da coronavirus in Italia: 14 in Lombardia e 2 in Veneto. Un uomo di 38 anni di Codogno, in provincia di Lodi, è risultato positivo al test ed è stato ricoverato in terapia intensiva. ed è stato ricoverato in condizioni serie in terapia intensiva. L’uomo non è stato in Asia, ma ha cenato a inizio febbraio con un amico rientrato dalla Cina, il quale ora è in isolamento all’ospedale Sacco di Milano, anche se è risultato negativo ai primi test. Contagiata anche la moglie del 38enne ed altre 3 persone. Ricoverato con polmonite il medico di base che ha visitato il 38enne. Quarantena per familiari, medici e infermieri. Il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza per l’isolamento in quarantena obbligatorio per chi è entrato in contatto con il caso positivo e, al momento, sono 250 le persone poste in isolamento. Individuate due strutture per la quarantena a Milano e a Piacenza.
L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha invece emesso una nota in cui invita “tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali”. “Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori – continua ancora Gallera – l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”.
Le due persone venete positive al coronavirus sono di Padova e hanno 78 e 67 anni. I due casi sono stati confermati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in una conferenza stampa a Milano. Si attende comunque la conferma definitiva del contagio con gli esami dell’Istituto Spallanzani di Roma. Le due persone frequentavano lo stesso bar e sarebbero stati ricoverati 15 giorni fa all’ospedale di Monselice. “Siamo preoccupati. Ho parlato col sindaco di Vo’ Euganeo per adottare tutte le misure: chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali, cercando di ricostruire tutte le attività sociali e i contatti che queste persone hanno avuto per capire qual è il livello di cordone sanitario da mettere in atto”, ha dichiarato il governatore del Veneto, Luca Zaia, parlando dei due casi. “Non bisogna diffondere il panico – ha aggiunto – ma la prima regola è l’isolamento“.
L’Italia ha le “carte in regola” per affrontare i contagi da nuovo coronavirus. “Ha un sistema sanitario eccellente e le misure messe in campo sono molto forti. Ci sono le condizioni per gestire al meglio la situazione dentro a una sinergia istituzionale”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. “È pronta un’ordinanza che metterà in campo iniziative immediate per circoscrivere l’area dove si è sviluppato questo cluster. Un piano che ha chiaramente delle immediate scelte, che riguardano il territorio che è stato circoscritto, perché l’obiettivo essenziale è quello di circoscrivere quest’area”, ha aggiunto Speranza. L’ordinanza prevede nell’area in questione la sospensione delle attività lavorative delle imprese e delle attività scolastiche e ludiche.
Buone notizie intanto arrivano dallo Spallanzani di Roma. Il giovane ricercatore italiano, caso confermato di COVID-19, è ormai risultato persistentemente negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus. Il giovane studente, preso in carico dal nostro Istituto circa una settimana fa, negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus, continua l’osservazione. Mantiene uno stato di serenità e di buon umore ed è in contatto costante con la famiglia”. E’ quanto si apprende dal bollettino medico dell’ospedale Spallanzani di Roma. Il ricercatore italiano contagiato e negativo al test è guarito? “Sostanzialmente sì”, ha detto il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia, rispondendo a margine della lettura del bollettino medico.