Milano, 19 apr. (LaPresse) – “In attesa dell’ufficializzazione con il prossimo Dpcm, non ci spieghiamo per quale motivo i Parchi Divertimento, che svolgono la propria attività quasi esclusivamente all’aperto, vengano associati – in termini di data di riapertura – alle fiere e ai congressi che si svolgono indoor. Addirittura, se venisse mantenuta questa scadenza per le riaperture, i Parchi verrebbero ritenuti più pericolosi delle palestre o dei cinema che sono al chiuso. Tale logica sarebbe esattamente contraria alla situazione internazionale – vedi Inghilterra e Usa – dove i parchi, appunto all’aperto, sono tra le prime attività a riprendere”. Lo afferma l’amministratore delegato di Gardaland, Aldo Maria Vigevani.
Covid, ad Gardaland: Sbagliato equipararci a congressi al chiuso
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