“In Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata all’81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il 100%, mentre la Delta era al 19% del campione esaminato”. Sono questi i risultati definitivi dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Se in Italia il 3 gennaio scorso la variante Omicron era predominante con una prevalenza stimata all’81%, in Molise Omicron era diffusa al 98%, come è emerso dai risultati della indagine rapida condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali. Nell’ambito dell’ultima flash survey sul sequenziamento, svoltasi contestualmente nelle regioni il 3 gennaio scorso, il laboratorio di biologia molecolare del Cardarelli a Campobasso aveva preso in esame 100 campioni distribuiti in maniera omogenea sia nella provincia di Campobasso che nella provincia di Isernia, registrando una delle prevalenze più ampie di Omicron tra le regioni italiane, dove la variabilità regionale oscilla tra il 33% e il 100%.