“Abbiamo i conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse, ma con misure di risanamento che si accompagnano a misure di sviluppo e di accompagnamento alla crescita”. Lo dice con orgoglio il premier Paolo Gentiloni al termine del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al Documento di economia e finanza e alla ‘manovrina’ per correggere i conti richiesta da Bruxelles ed al Def. Al suo interno, argomenta il premier, “ci sono la correzione dei conti dello 0,2 per cento, le misure per il terremoto e altri interventi per la crescita”.
PIANO INVESTIMENTI. Il governo, inoltre, ha rivisto al rialzo la crescita del Pil per il 2017. Dall’1% fissato in autunno si sale all’1,1%. “Sono previsioni conservative e prudenti”, dice ancora. “Abbiamo fatto un lavoro importante – spiega il premier – voglio ringraziare il ministro Padoan che in queste settimane si è impegnato a trovare insieme a palazzo Chigi le soluzioni migliori e credo che il consenso avuto nel Consiglio dei ministri sia stato molto eloquente”. Il governo inoltre ha condiviso un piano di investimenti al 2032 di 47,5 miliardi. Per Gentiloni si tratta della “migliore risposta a chi voleva presentare questa operazione come ‘depressiva’, invece prosegue un percorso di risanamento e rilancio”. L’approvazione del Consiglio dei ministri al Def e a un provvedimento economico che stanzia 47,5 miliardi per gli investimenti, di cui una prima tranche che supera i 17 miliardi già pronta “è la migliore risposta a chi voleva presentare questa operazione come ‘depressiva’, invece prosegue un percorso di risanamento e rilancio”. A spiegare i dettagli il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. “I principali capitoli riguardano la rete ferroviaria: i grandi valichi dal Brennero al terzo valico e la Torino-Lione. Poi 9 miliardi andranno a Rfi e un’altra parte per le reti ferroviarie regionali. Un’altra fetta degli investimenti servirà al contratto di servizio con l’Anas a cui vanno oltre 5 miliardi per il completamento delle direttrici e il completamento di itinerari e messa in sicurezza del Paese”, dichiara.
“Il governo mantiene tutti i suoi impegni compresi quelli relativi ai contratti con la pubblica amministrazione”, gli fa eco il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan mentre il sottosegretario Maria Elena Boschi annuncia l’approvazione delle misure per lo sblocco di investimenti di Province e di città metrpolitane e quello del turnover fino al 75% per quanto riguarda il personale dei Comuni, “una norma che l’Anci voleva da tempo e che è stata adottata dopo un’interlocuzione con loro”.
OPPOSIZIONI CONTRO. Critiche le opposizioni. Per Renato Brunetta di Forza Italia il premier Gentiloni e il ministro Padoan sono “ridicoli” perché “truccano la crescita per giustificare il loro fallimento. Senza un numero, senza un provvedimento”. Da Sinistra Italiana, invece, Stefano Fassina mette in luce come la differenza fra queste misure e quelle del governo Renzi siano solo “la mancanza delle slide”.
LEGGERO RIALZO STIMA PIL. Il governo rivede in leggero rialzo la stima sul Pil di quest’anno e vede il debito pubblico in calo a partire dal prossimo anno. È quanto emerge dalle stime del Documento di economia e finanza approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Il Pil dovrebbe crescere dell’1,1% nel 2017, per poi rallentare leggermente al +1% nel 2018 e 2019 e riprendere un leggero slancio, al +1,1% nel 2020.