L’accusa di prostituzione minorile e nuovi reati di spaccio si aggiungono alle contestazioni delle quali rispondono i quattro indagati per la morte di Desirée Mariottini.
I senegalesi Mamadou Gara, 27 anni, Brian Minthe, 43 anni, il ghanese Yusif Salia di 32 anni e Chima Alinno, nigeriano 46enne, hanno ricevuto nuove accuse per spaccio relative ai periodi precedenti al 18 ottobre scorso.
Si aggrava la posizione del 27enne, già accusato di violenza sessuale e omicidio volontario, che risponde anche di prostituzione minorile per rapporti avuti con la giovane vittima nei giorni che precedettero la tragedia. Gara e Salia rispondono infine di spaccio aggravato dalla minore età della vittima.
Secondo la ricostruzione della procura, prima di morire, la ragazza frequentava lo stabile abbandonato in Via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo, da quasi due settimane: lì si procurava la droga e la consumava.
Andava e veniva da quel posto, dove la notte del 19 ottobre è deceduta dopo aver assunto un mix di droghe e psicofarmaci. Quando si è sentita male, nessuno ha chiamato il 118 e la giovane, ridotta all’incoscienza, è stata violentata. Desirée non si è opposta in alcun modo: non poteva farlo perché non era in sé, e gli aggressori, senza nessuna pietà, ne hanno approfittato. Chi ha abusato di lei subito dopo l’ha abbandonata sola, a terra, tremante, si è allontanato e l’ha lasciata morire.