La piccola comunità di Capocroce, frazione del comune di Sonnino in provincia di Latina, si stringe attorno alla famiglia di Vittorio Iacovacci, il carabiniere rimasto ucciso in Congo insieme all’ambasciatore Luca Attanasio. E’ continuo il viavai di conoscenti e parenti che giungono nella villetta abitata dalla famiglia di Vittorio, presidiata all’ingresso dai Carabinieri che con la loro presenza fanno scudo al dolore composto dei parenti. Era la prima missione, quella in Congo, per il giovane carabiniere che, come raccontato da alcuni amici, si sarebbe dovuto sposare la prossima estate per tornare a vivere proprio a Capocroce dove stava costruendo una casa accanto ai genitori. “Una notizia straziante che non si vorrebbe mai ricevere – ha detto commosso il sindaco di Sonnino Luciano De Angelis – sono vicino al fratello e alla sua famiglia. Lavoratori onesti che hanno dedicato la vita a crescere i figli”.
“Il giorno dei funerali – prosegue il primo cittadino – sarà proclamato il lutto cittadino e non appena terminerà l’emergenza Covid-19 lo ricorderemo pubblicamente come merita. Vittorio rappresenta Sonnino con grande orgoglio e una grandissima umanità”. Intanto anche sul corso principale di Sonnino, dove si trova la stazione locale dei Carabinieri, i residenti si sono raccolti per ricordare il loro giovane eroe. “Vittorio d’estate tornava spesso per trascorrere le vacanze con la famiglia, ci mancherà”.