“Sussiste il concreto e attuale pericolo che gli indagati commettano reati della stessa specie di quelli per cui si procede (tributari e fallimentari)” e “ciò emerge dalla circostanza che i fatti per cui si procede non sono occasionali e si inseriscono in un unico programma criminoso in corso dal molto tempo, realizzato in modo professionale con il coinvolgimento di numerosi soggetti nei cui confronti non è stata avanzata richiesta cautelare, pervicacemente portata avanti anche dopo l’inizio delle indagini”. È quanto scrive il gip di Firenze Angela Fantechi nell’ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto gli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze sul fallimento di alcunecooperative collegate alla ‘Eventi6’, l’azienda della famiglia Renzi. Arresti domiciliari anche per l’imprenditore ligure Mariano Massone.
L’inchiesta – Nell’inchiesta sono indagate altre 5 persone, che sono gli amministratori delle cooperative che avrebbero agevolato questo sistema ritenuto illegale dai giudici. Tra queste Roberto Bargilli, detto Billy, autista del camper di Matteo Renzi durante le primarie per la segreteria del Pd. “Con riferimento alla posizione di Tiziano Renzi e Laura Bovoli – è scritto ancora nell’ordinanza – sono poi in evidenza condotte volontarie realizzate non per fronteggiare una contingente crisi di impresa, quanto piuttosto di condotte imprenditoriali finalizzate a massimizzare il proprio profitto personale con ricorso a strategie di impresa che non potevano non contemplare il fallimento delle cooperative”.
Relativamente alle indagini sulle società finite nel mirino degli inquirenti toscani e che hanno portato agli arresti dei genitori dell’ex premier, il gip osserva come “il modus operandi adottato da Renzi Tiziano e Bovoli Laura affinché ‘Eventi6’ potesse avere a disposizione manodopera senza essere gravata di oneri previdenziali ed erariali, è consistito nel costituire e nell’avvalersi delle cooperative ‘Delivery Service’, ‘Europe Service’ e ‘Marmodiv’ poi destinandole all’abbandono non appena esse raggiungevano uno stato di difficoltà economica, difficoltà economica più che prevedibile in considerazione che sulle stesse gravava l’onere previdenziale, e con riferimento a ‘Marmodiv’ anche l’onere fiscale derivante dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti al fine di consentire evasione di imposta a ‘Eventi6′”. Il gip aggiunge che “nel caso di ‘Delivery Service’, Tiziano Renzi, Laura Bovoli e Mariano Massone hanno ritenuto, fin da poco dopo la costituzione della cooperativa, di omettere sistematicamente il versamento di oneri previdenziali e di imposte”.
La difesa di Matteo Renzi – “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge. I miei genitori, come tutti, hanno diritto a un processo giusto e spero rapido. Non grido ai complotti: chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali. Noi aspettiamo le sentenze, ma le sentenze si pronunciano in tribunale e non nelle piazze populiste”. Matteo Renzi, dopo aver annullato una conferenza stampa annunciata per le 16 di martedì, commenta sulla sua enews l’arresto dei genitori. Il senatore non risparmia una stoccata al governo: “Inutile dire che la vicenda dei miei genitori ha totalmente oscurato tutto ciò che è accaduto ieri nel mondo della politica. Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersene conto. Un capolavoro mediatico, tanto di cappello”, facendo riferimento al voto su Rousseau degli iscritti al Movimento 5 stelle, chiamati a decidere sulla processabilità di Matteo Salvini sul caso Diciotti.
Il senatore dem prosegue: “Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme. Da figlio: ho il cuore gonfio di amarezza. Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire: se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo. Lo sanno anche i sassi. Se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni. Tutti noi siamo figli. E sappiamo che è doloroso far soffrire la tua mamma, il tuo babbo. Non avrei mai pensato, però, di farli soffrire così. Per colpa del mio impegno civile. E mi piacerebbe dire: prendetevela con me. Non con la mia famiglia”.
Ma assicura: “A questo punto c’è solo una cosa da fare. Mantenere la calma. Sapere che il tempo farà giustizia di tutte le bugie. Avere lucidità e pazienza. Da uomo delle istituzioni dico: mi fido della giustizia. Questo è un grande Paese e io credo nell’Italia, sempre. Non riusciranno a farmi parlar male dell’Italia, non riusciranno a farmi parlar male dei giudici. Chi vuole il mio fallo di reazione, non lo avrà. Né oggi, né mai”.