Sette arresti e 60 perquisizioni in tutta Italia. È il bilancio di un’operazione coordinata dalla procura di Roma che ha colpito il traffico della cosiddetta ‘droga dello stupro‘ (gammaburilattone). I sette arrestati, uno in carcere e sei ai domiciliari, importavano dall’Olanda lo stupefacente tramite internet.
Dalle indagini è emerso come la produzione e il commercio delle nuove droghe sia agevolato dall’utilizzo delle tecnologie: “oggi è possibile ‘disegnare’ la propria droga personale, ordinarla via email e riceverla a casa”, spiega chi indaga. Inoltre l’invenzione di ‘stampatori’ chimici a tre dimensioni (3D chemical printer) permette di produrre in casa lo stupefacente con le caratteristiche desiderate.
Dopo gli interventi di repressione in Rete, gran parte del commercio si è spostato sul dark web, con acquisti mediante l’utilizzo di bitcoin e altre criptovalute. L’operazione chiude un’indagine condotta dagli investigatori della Sezione Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dal Servizio centrale operativo e dalla Direzione centrale per i Servizi Antidroga, con il coinvolgimento degli agenti di 45 province, che ha portato complessivamente all’arresto, in diversi periodi, di 87 persone e al sequestro di 200 chili di gbl, pari a circa 380.000 dosi, nonché all’oscuramento di cinque siti internet utilizzati come canale di approvvigionamento della droga.
Nel corso delle indagini sono state scoperte società on line, con sede in Olanda, che in flaconi che avrebbero dovuto contenere prodotti per le pulizie, commerciavano gammabutirrolattone puro (Gbl). La sostanza stupefacente veniva così trasportata, a bordo di aerei, in diverse città italiane ed estere.
Ne emerge “uno scenario allarmante sulla diffusione della sostanza – scrive la procura di Roma in una nota – perlopiù approvvigionata mediante i citati siti internet olandesi, dove la sostanza può essere legittimamente commercializzata, così favorendo una nuova forma di imprenditorialità criminale ‘fai da te’ anche nell’ambito del traffico di droga”.