Lutto nel mondo del calcio. E’ morto oggi all’età di 73 anni Pierluigi Frosio, storico capitano del Perugia dei miracoli. “Sei stato e sarai sempre il mio eroe. Ciao papà”, scrive su Twitter il figlio Alex Frosio nel giorno della sua scomparsa.
Sei stato e sarai sempre il mio eroe. Ciao papà
— Alex Frosio (@alexfrosio) February 20, 2022
Nato a Monza il 20 settembre del 1948, Pierluigi Frosio nel 1972 fa il suo esordio nel Cesena in Serie B, giocando nel ruolo di libero e contribuendo alla prima storica promozione del club in Serie A. Dopo una stagione nella massima serie, torna in Serie B con il Perugia dove resta per dieci stagioni (dal 1974 al 1984) diventando anche capitano. Vince il campionato di Serie B nel 1974-1975 e nel 1978-1979 il suo Perugia arriva a sfiorare la vittoria dello scudetto: in quella stagione la formazione umbra chiude senza sconfitte ma si piazza al secondo posto alle spalle del Milan. Arriva così la storica qualificazione alla Coppa Uefa, il momento più alto nella storia del club. Frosio chiuderà poi la sua carriera nel Rimini in Serie C2 nel 1985 con Arrigo Sacchi in panchina.
Appesi gli scarpini al chiodo, Frosio intraprende la carriera di allenatore nelle giovanili del Perugia e nel 1987 assume la guida della prima squadra del Monza, ottenendo sia la promozione in Serie B che il successo nella Coppa Italia di Serie C. Resta in Brianza per altre due stagioni, conclusa con la retrocessione nel 1990, quindi passa all’Atalanta, in massima serie, venendo però esonerato alla 18a giornata dopo la sconfitta esterna col Bari.
Nel 1992 riparte dalla Serie C1 guidando il Como, quindi nella stagione successiva risale in cadetteria allenando prima il Modena e poi il Ravenna. Nella stagione 1995-1996 guida il Novara al successo nel girone A della Serie C2, per poi ritornare prima a Modena (un campionato di C1) e poi a Monza (tre campionati di B dal 1997 al 2000). Prosegue quindi la carriera fra C1 e C2 con Padova, Ancona e Lecco.