La Commissione Cultura del Parlamento europeo ha approvato oggi (relatrice la dem italiana Silvia Costa) il nuovo programma “Europa Creativa“ che raddoppia lo stanziamento, portandolo da 1,4 a 2,8 miliardi di euro, a sostegno “di progetti culturali, artistici, creativi, audiovisivi, con valore aggiunto europeo, che possano circolare in più paesi dell’Unione Europea e anche fuori dell’Europa rafforzando anche la dimensione economica e la competitività UE in questo campo. Possono accedere soggetti pubblici e privati, profit e non profit, incluse le associazioni e in particolare le Piccole e Medie Imprese.”
Spiega Silvia Costa: “Questo testo, che sarà votato in plenaria a fine marzo sarà la base del nuovo Parlamento per il negoziato con il Consiglio dei Ministri. L’iter potrà così terminare nel prossimo autunno consentendo di emanare nel 2020 i bandi che renderanno operativo il programma dal 1 gennaio 2021″. Il testo è stato profondamente modificato (138 emendamenti proposti dalla stessa relatrice e, in gran parte, condivisi con gli altri gruppi. Il nuovo programma punta molto sul settore dell’audiovisivo. La aree di interesse sono tre: una per la cultura (33% del budget), una per l’audiovisivo (58%) e una transettoriale (9%) per i progetti interdisciplinari e per realizzare studi, ricerche, e sostenere i Desk nazionali di Europa Creativa. Tra le novità principali c’è l’introduzione, nell’area cultura, di una nuova dimensione, definita “settoriale”, con focus su musica, libri ed editoria, patrimonio culturale, architettura e design.
Il comparto Media si conferma e si consolida, secondo le linee già note agli operatori, sia per la produzione (prevalentemente indipendente) che per la distribuzione, per la formazione, per la rete di sale cinematografiche, i festival e l’accesso ai mercati. Inoltre la dimensione internazionale del Programma è rafforzata dalle sinergie con i fondi per la cooperazione, mentre si prevede una maggiore integrazione con gli altri Programmi europei.
“Nel nuovo Programma – commenta Silvia Costa – assumono un maggiore ruolo gli artisti e gli operatori culturali e dell’audiovisivo, con la previsione di programmi di formazione e di internazionalizzazione delle loro carriere attraverso il nuovo programma di mobilità europea e internazionale”. Particolare attenzione al ruolo delle donne in ambito culturale e artistico, alle nuove generazioni e all’accessibilità in generale. Confermato il sostegno all’Orchestra Europea dei giovani, fondata più di quarant’anni fa da Abbado, per i prossimi sette anni e riconosciuto il ruolo della European Film Accademy per promuovere il premio cinematografico Lux del Parlamento europeo.
“Naturalmente – ha detto la relatrice – la dimensione digitale della produzione culturale è trasversale a tutto il Programma, mentre per la prima volta è presente una sezione dedicata alla media literacy, alla qualità del giornalismo europeo e la lotta alle fake news. Nel nome di Antonio Megalizzi e di Bartosz Orent-Niedzielski è stata approvata la mia proposta di dedicare una linea di sostegno a reti di radio universitarie che raccontino l’Europa ai giovani.”