Il Milan tornato grande in Italia si prepara all’esame Old Trafford per capire fino a che punto può dire la sua in Europa. Manchester evoca tanti ricordi ai rossoneri, quello più dolce in tempi recenti legato all’ultima semifinale di Champions: correva l’anno 2007, il tris firmato Kakà-Seedorf-Gilardino ribaltò il ko per 4-2 subito all’andata e proiettò il Diavolo alla finale poi vinta sul Liverpool. “Noi lavoriamo per realizzare i nostri sogni e tornare a vincere”, ha detto Stefano Pioli presentando la sfida. “Quanto saremo in grado di farlo? Paolo Maldini ha fatto una dichiarazione poco tempo fa molto adatta: ci vogliono almeno un paio di anni di presenza continua in Champions League per poter crescere veramente di livello e per poter pensare di competere per vincere le competizioni. Il nostro – ha sottolineato il tecnico – è un percorso che ci sta dando ottimi risultati e prestazioni, ma c’è ancora tanta strada da fare. E dobbiamo affrontarla con questa convinzione e questo entusiasmo”. Tanto per cambiare, è un Diavolo in emergenza. Tante e pesanti le assenze con cui si presenta a Manchester: Ibrahimovic, Calhanoglu, Theo Hernandez, Bennacer, Rebic, Mandzukic. E Romagnoli non è al meglio. Nella lista dei convocati appena 19 giocatori, tra cui il Primavera Tonin.
Per l’undici titolare scelte quasi obbligate: Leao prima punta supportato da Saelemaekers, Krunic e Castillejo. In mediana Tonali e Kessie, in difesa Kjaer, Tomori e Romagnoli si giocano due maglie. Sulle fasce Calabria e Dalot. Eppure in questi mesi, proprio nelle difficoltà la squadra ha sempre saputo esaltarsi. “In questo momento abbiamo una scelta da fare: o farci travolgere dalle onde negative o cavalcare le onde positive della convinzione e della fiducia nei nostri mezzi. Noi abbiamo dimostrato di aver scelto di cavalcarla”, ha spiegato Pioli. “Ma la squadra è convinta e forte e ha l’entusiasmo giusto per affrontare una partita così difficile”. Lo stato d’animo in casa rossonera è in rialzo grazie alla positiva trasferta di Verona, arrivata dopo lIl Milan tornato grande in Italia si prepara all’esame Old Trafford per capire fino a che punto può dire la sua in Europa. Manchester evoca tanti ricordi ai rossoneri, quello più dolce in tempi recenti legato all’ultima semifinale di Champions: correva l’anno 2007, il tris firmato Kakà-Seedorf-Gilardino ribaltò il ko per 4-2 subito all’andata e proiettò il Diavolo alla finale poi vinta sul Liverpool. “Noi lavoriamo per realizzare i nostri sogni e tornare a vincere”, ha detto Stefano Pioli presentando la sfida. “Quanto saremo in grado di farlo? Paolo Maldini ha fatto una dichiarazione poco tempo fa molto adatta: ci vogliono almeno un paio di anni di presenza continua in Champions League per poter crescere veramente di livello e per poter pensare di competere per vincere le competizioni. Il nostro – ha sottolineato il tecnico – è un percorso che ci sta dando ottimi risultati e prestazioni, ma c’è ancora tanta strada da fare. E dobbiamo affrontarla con questa convinzione e questo entusiasmo”. Tanto per cambiare, è un Diavolo in emergenza. Tante e pesanti le assenze con cui si presenta a Manchester: Ibrahimovic, Calhanoglu, Theo Hernandez, Bennacer, Rebic, Mandzukic. E Romagnoli non è al meglio. Nella lista dei convocati appena 19 giocatori, tra cui il Primavera Tonin.
Per l’undici titolare scelte quasi obbligate: Leao prima punta supportato da Saelemaekers, Krunic e Castillejo. In mediana Tonali e Kessie, in difesa Kjaer, Tomori e Romagnoli si giocano due maglie. Sulle fasce Calabria e Dalot. Eppure in questi mesi, proprio nelle difficoltà la squadra ha sempre saputo esaltarsi. “In questo momento abbiamo una scelta da fare: o farci travolgere dalle onde negative o cavalcare le onde positive della convinzione e della fiducia nei nostri mezzi. Noi abbiamo dimostrato di aver scelto di cavalcarla”, ha spiegato Pioli. “Ma la squadra è convinta e forte e ha l’entusiasmo giusto per affrontare una partita così difficile”. Lo stato d’animo in casa rossonera è in rialzo grazie alla positiva trasferta di Verona, arrivata dopo le non esaltanti prestazioni con Stella Rossa e Udinese. Una vittoria che “deve dare ancora più certezze e ancora più sicurezze nel nostro modo di giocare e di stare in campo. Quando giochiamo da squadra applicata e determinata abbiamo delle buone qualità”, ha aggiunto l’allenatore. “E ci stiamo preparando per mettere in campo lo stesso tipo di prestazione domani sera”.
I Red Devils si presentano alla sfida dopo il trionfo nel derby. “Mi hanno molto impressionato, battendo una squadra fantastica e reduce da 21 vittorie consecutive. Lo United ha vinto meritatamente con un’ottima prestazione di intensità e qualità. Abbiamo studiato bene anche quella partita”, ha assicurato. Per qualcuno è una finale anticipata. Non per Pioli: “Tantissime squadre negli ottavi hanno la possibilità di vincere, ce ne sono tante forti. E’ chiaro che è uno scontro molto prestigioso tra due club con tanta storia e tanto passato. Se firmerei per un pareggio? Queste partite non si pensano, bisogna giocarle, e dobbiamo giocarle al massimo, con grande convinzione e rispetto”, ha aggiunto. “E’ una squadra molto forte, scesa dalla Champions, nel suo girone ha segnato più gol di tutti e subito meno gol di tutti. Chiaro che un risultato positivo ci darebbe ancora più slancio e forza per la partita di ritorno”. E per centrare l’obiettivo, servirà un Milan all’altezza. Sperando che a Donnarumma non tocchino gli straordinari: “E’ un giocatore determinante per noi in tutte le situazioni, conosciamo le sue qualità, domani la sua prestazione sarà molto importante per la squadra”. non esaltanti prestazioni con Stella Rossa e Udinese. Una vittoria che “deve dare ancora più certezze e ancora più sicurezze nel nostro modo di giocare e di stare in campo. Quando giochiamo da squadra applicata e determinata abbiamo delle buone qualità”, ha aggiunto l’allenatore. “E ci stiamo preparando per mettere in campo lo stesso tipo di prestazione domani sera”.
I Red Devils si presentano alla sfida dopo il trionfo nel derby. “Mi hanno molto impressionato, battendo una squadra fantastica e reduce da 21 vittorie consecutive. Lo United ha vinto meritatamente con un’ottima prestazione di intensità e qualità. Abbiamo studiato bene anche quella partita”, ha assicurato. Per qualcuno è una finale anticipata. Non per Pioli: “Tantissime squadre negli ottavi hanno la possibilità di vincere, ce ne sono tante forti. E’ chiaro che è uno scontro molto prestigioso tra due club con tanta storia e tanto passato. Se firmerei per un pareggio? Queste partite non si pensano, bisogna giocarle, e dobbiamo giocarle al massimo, con grande convinzione e rispetto”, ha aggiunto. “E’ una squadra molto forte, scesa dalla Champions, nel suo girone ha segnato più gol di tutti e subito meno gol di tutti. Chiaro che un risultato positivo ci darebbe ancora più slancio e forza per la partita di ritorno”. E per centrare l’obiettivo, servirà un Milan all’altezza. Sperando che a Donnarumma non tocchino gli straordinari: “E’ un giocatore determinante per noi in tutte le situazioni, conosciamo le sue qualità, domani la sua prestazione sarà molto importante per la squadra”.