Fca Usa ha annunciato 1 miliardo di dollari di investimenti sugli impianti in Michigan e Ohio, e l’aggiunta di 2.000 nuovi posti di lavoro. Fca Stati Uniti dal 2009 ha investito più 9,6 miliardi di dollari sui suoi impianti di produzione degli Stati Uniti e ha creato 25.000 nuovi posti di lavoro. L’annuncio odierno fa parte della seconda fase del piano di industrializzazione annunciato a gennaio 2016. Il piano prevedeva il riallineamento delle operazioni di produzione negli Stati Uniti per utilizzare pienamente la capacità disponibile e per rispondere a uno spostamento della domanda di camion e Suv, espandendo ulteriormente i marchi Jeep e Ram. Saranno riorganizzati e modernizzati l’impianto di Warren (Michigan) per produrre il nuovo Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer, e quello di Toledo (Ohio) per costruire un pickup Jeep. Questi interventi saranno completati entro il 2020. L’impianto di Warren produrrà anche i camion Ram, attualmente prodotti in Messico. Con questi investimenti “si completa questa fase di trasformazione, che risponde al cambiamento di gusto dei consumatori su camion e Suv, mentre continuiamo a rafforzare gli Stati Uniti come il cuore della produzione globale per questo tipo di veicoli”, ha commentato Sergio Marchionne. “Queste mosse, che sono state oggetto di discussione con Dennis Williams e il resto della dirigenza dell’Uaw (principale sindacato di settore, ndr) – prosegue Marchionne – espandono la nostra capacità in questi segmenti chiave, e ci permettono di soddisfare la crescente richiesta negli Stati Uniti, ma ancora più importante, aumentano le esportazioni del segmento mid-size e dei veicoli di grandi dimensioni sui mercati internazionali”. “L’espansione della nostra gamma Jeep è stato e continua ad essere il pilastro fondamentale della nostra strategia – conclude Marchionne -, il nostro impegno per internazionalizzare il marchio Jeep è incrollabile, e con queste ultime mosse finalmente avremo la capacità di penetrare con successo mercati diversi da quello degli Stati Uniti, che sono stati storicamente preclusi a causa dei vincoli di capacità produttiva”. Le azioni annunciate sono oggetto di negoziazione e approvazione finale degli incentivi da parte di enti statali e locali.
Gli investimento di Fca Usa, stando a una fonte vicina al gruppo, non sono conseguenti ai recenti attacchi da parte di Donald Trump a Ford, Gm e Toyota, finite nel mirino del presidente eletto poiché costruiscono macchine per il mercato degli Stati Uniti in Messico. La società aveva infatti già annunciato i suoi piani per espandere la produzione di camion e Suv nei suoi stabilimenti statunitensi nei mesi scorsi, contestualmente alla cessata produzione delle piccole e medie vetture. I vertici di Fca non hanno avuto contatti con Trump prima di prendere la decisione annunciata, spiega una fonte.