Aperta un’indagine per tortura nei confronti di David Allen Turpin e Louise Anna Turpin, genitori dei tredici ragazzi trovati incatenati in un’abitazione della California, dove erano tenuti prigionieri senza cibo né acqua. La scoperta è avvenuta perché una dei figli segregati, una ragazza di 17 anni, è riuscita a scappare e chiamare la polizia con un telefono cellulare che ha trovato. La giovane era talmente emaciata che inizialmente le autorità avevano parlato di lei come di una bambina di 10 anni.
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— Riverside County Sheriff’s Dept (@RSO) 15 gennaio 2018
L’età delle 13 vittime che erano tenute prigioniere nella casa di Perris va dai 2 ai 29 anni, ha precisato il dipartimento dello sceriffo della contea di Riverside. “Ulteriori indagini hanno rivelato numerosi bambini incatenati ai loro letti con catene e lucchetti in ambienti bui e maleodoranti, ma i genitori non sono stati in grado nell’immediato di fornire una ragione logica” sul motivo per cui i figli erano tenuti in tali condizioni, afferma una nota. “Le vittime sembravano malnutrite e molto sporche”, aggiunge il testo.
Ai tredici bambini e ragazzi sono stati dati cibo e bevande, “dopo che hanno detto che stavano morendo di fame”, hanno sottolineato le autorità. I genitori, 57anni lui e 49 lei, sono stati arrestati e accusati di tortura e maltrattamento di minori, con una cauzione di 9 milioni di dollari. La famiglia viveva in un’abitazione in un quartiere della classe media di Perris e, secondo alcune indicazioni, negli anni recenti ai figli era consentito uscire dalla casa. Su una pagina Facebook apparentemente della famiglia si trovano fotografie in cui si vedono genitori e figli in diverse occasioni sociali, tra cui quello che sembra un matrimonio.