Non è un venerdì facile per Attilio Fontana, il presidente di Regione Lombardia. “I nostri amici sindaci proseguono a porre domande e chiedere precisazioni sui social, ringraziandomi per altro, della lettera ufficiale che ieri ho inviato ai loro indirizzi e anche a quello Anci Lombardia, ovvero a tutti i primi cittadini della regione”. ha affermato in una nota. “Volevo chiedere a mia volta se la nostra interlocuzione debba proseguire sui social o tornare sui tavoli istituzionali aperti e attivi sin dal 23 febbraio scorso. Al proposito, avrei due considerazioni per comprendere appieno cosa intendono per leale collaborazione”. Fontana ha spiegato qual è la sua linea: “Il mio suggerimento è smettere di creare polemiche pubbliche e tornare a lavorare a testa bassa tutti insieme e senza distinzioni di partito ai tavoli di lavoro che abbiamo istituito. Per rispetto delle nostre istituzioni, dei sindaci di diverso orientamento politico e, soprattutto, dei cittadini che chiedono fatti e non polemiche”.
Per quanto riguarda l’epidemia di Covid19, “anche oggi il trend è rimasto nella stessa positiva linea, continua ad essere in pianura e non ha impennate. Speriamo che adesso inizi a discendere. Sono passati 4-5 giorni di costante linea che non aumenta. Dobbiamo ribadire la necessità di essere rigorosi nell’applicazione”, ha spiegato Fontana. “Noi abbiamo consumato 10 milioni di mascherine. Con 10 milioni abbiamo coperto solo le necessità sanitarie. Se avessimo dovuto distribuirle alle Rsa, ai Comuni che ce le chiedono, ne avremmo avuto bisogno di 30 milioni. Dalla Protezione civile sono arrivate 2 milioni di mascherine, che comprendono anche le 800mila ‘swift’ su cui è stata fatta ironia anche dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca”, ha concluso.