Circa 50mila abitazioni sono rimaste senza elettricità nel dipartimento francese di Gironda, in Francia, e altre 40mila a Lione. All’origine ci sono tagli intenzionali delle forniture d’energia da parte del sindacato Cgt della Rete di trasporto dell’elettricità (Rte). I blackout “in Gironda e a Lione sono legati allo sciopero” e rientrano nella proteste contro il progetto di riforma delle pensioni voluta dal governo, che deve “prenderli come un primo avvertimento”: rischia “tagli ancora più massicci”, ha dichiarato il delegato sindacale Francis Casanova.
La Torre Eiffel è stata chiusa a causa delle proteste e la polizia è in allerta, nel timore che negozi e veicoli siano vandalizzati o incendiati. Il premier Edouard Philippe riprenderà i colloqui con i leader dei sindacati mercoledì pomeriggio.
La mobilitazione contro la riforma delle pensioni in Francia si consolida nel 13esimo giorno consecutivo di proteste: tra i dipendenti delle ferrovie Sncf, un terzo dei ferrovieri (32,8%) è in sciopero (lunedì era l’11,2%), mentre lo è il 75,8% dei conducenti (61% lunedì), per i dati ufficiali. Inoltre, hanno incontrato le braccia il 59,2% dei controllori, il 24% dei segnalatori (rispettivamente 41% e 17,3% lunedì). Nel settore dell’istruzione, allo sciopero aderiscono il 25,05% degli insegnanti nella scuola primaria, il 23,32% nella secondaria, secondo il ministero. I dati sono rispettivamente 50% e 60% per i sindacati.