Torino, 29 ott. (LaPresse) – Entro il 2050 le ondate di calore potrebbero durare almeno dieci volte più a lungo in tutti i paesi del gruppo dei 20, e oltre 60 volte più a lungo nel caso di Argentina, Brasile e Indonesia. In Europa, in uno scenario ad alte emissioni, i decessi legati ad eventi di calore estremo potrebbero aumentare da 2.700 all’anno fino a 90.000 all’anno entro il 2100. E’ quanto emerge dal rapporto ‘G20 Climate Risks Atlas. Impacts, policy, economics’, pubblicato alla vigilia del G20 di Roma dalla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. I cambiamenti climatici influenzeranno anche la sicurezza alimentare: in India, il calo della produzione di riso e grano potrà provocare perdite economiche fino a 81 miliardi di euro entro il 2050 e una perdita del 15% del reddito degli agricoltori entro il 2100. A metà del secolo, la pesca in Indonesia potrebbe diminuire di un quinto, minando così i mezzi di sussistenza di parte della popolazione. In un percorso ad alte emissioni, l’innalzamento del livello del mare potrebbe danneggiare le infrastrutture costiere nei prossimi 30 anni, comportando perdite di 404 miliardi di euro in Giappone e di 815 milioni di euro in Sudafrica. In Australia, gli incendi boschivi, le inondazioni costiere e gli uragani potrebbero aumentare i costi assicurativi e ridurre il valore delle proprietà di 611 miliardi di dollari australiani entro il 2050.
G20: Cmcc, entro il 2050 ondate calore dieci volte più lunghe
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