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Gay Pride a New York: sfila Chelsea Manning

Foto AP-LaPresse - Tutti i diritti riservati

Le strade di diverse città americane sono state invase di persone per le marce del Gay Pride, tra cui le due città simbolo dei movimenti per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (Lgbti), New York City e San Francisco. Tra i partecipanti a New York c’era anche Chelsea Manning, la soldatessa transgender dell’esercito americano che ha scontato sette anni di carcere per aver fatto trapelare informazioni classificate, poi liberato dall’allora presidente Barack Obama. “Onorato di rappresentare l’Aclu (American Civil Liberties Union, ndr) alla marcia del Pride di quest’anno a NYC”, ha scritto Manning su Twitter, pubblicando una foto di se stessa a bordo di un’auto decapottabile rossa assieme ad altri attivisti.

Tra le bandiere arcobaleno, hanno fatto capolino sulla Fifth Avenue cartelloni con immagini e slogan contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e con la scritta ‘Resistere’. Brad Hoylman, deputato democratico allo Senato dello Stato di New York, ha affermato: le persone Lgbti sono “sotto attacco” dall’amministrazione Trump, “ha già revocato diritti per gli studenti transgender, per esempio, e la lista continua”, quindi “c’è molto lavoro da fare”. Nonostante le promesse di proteggere i diritti dei gay durante la campagna elettorale, a febbraio Trump ha revocato le linee guida dell’amministrazione Obama che consentivano agli studenti transgender di usare i bagni che ritenessero adeguati alla loro identità, e anche il suo ordine esecutivo dello scorso mese per promuovere la libertà religiosa è stato visto da molti come discriminatorio. La marcia newyorkese si è conclusa nella Christopher Street del West Village a Manhattan, per ricordare i disordini del 1969 dopo che la polizia fece irruzione nel locale per gay Stonewall Inn. Un fatto che è ritenuto una svolta nei movimenti per i diritti e che ha aperto al primo Pride della città, l’anno dopo.

A San Francisco, i partecipanti al Pride hanno dovuto superare uno delle decine di metal detector per entrare nella piazza principale. Anche a Seattle, centinaia di persone hanno marciato nel centro della città, con bandiere arcobaleno e palloncini colorati. Il sindaco Ed Murray, prima persona apertamente omosessuale a ricoprire questo incarico, ha partecipato alla sfilata con il marito, Michael Shiosaki. “Oggi celebriamo la nostra unità”, ha detto in un video pubblicato su Twitter. La polizia della città ha decorato con decalcomanie le auto di pattuglia e un gruppo di afroamericani ha inscenato un sit-in per ricordare Charleena Lyles, donna nera uccisa da agenti di polizia una settimana fa.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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