Dramma sulla A10, nei pressi di Genova, dove è crollata una parte del Ponte Morandi. Si tratta di un lungo viadotto sospeso (210 metri) che attraversa la Valpocevera ed è di importanza capitale per la viabilità ligure. Stando a quanto si apprende, ci sarebbero circa venti auto coinvolte. Al momento sono 11 le vittime accertate e 5 i feriti in codice rosso, ma la sensazione dei soccorritori è che il bilancio sia destinato ad aggravarsi. I vigili del fuoco hanno fatto sapere che due persone sono già state estratte vive.
Il tratto interessato è quello che collega il capoluogo ligure a Savona e Ventimiglia e passa sopra le abitazioni. La porzione crollata, di alcune centinaia di metri, si trova a ridosso di via Walter Fillak, zona densamente abitata.
Autostrade per l’Italia comunica che sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi. Tra le ipotesi al vaglio un cedimento strutturale.
“Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso e che andasse chiuso. Autostrade per l’Italia ha fatto e continua a fare investimenti”, sostiene l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, al Gr1.