In risposta alle rivendicazioni di gilet gialli il presidente francese, Emmanuel Macron, ha tenuto un discorso alla nazione dai toni concilianti, in cui ha annunciato una serie di misure economiche. Si tratta di misure che saranno presentate all’Assemblea nazionale mercoledì dal premier Edouard Philippe, mentre altri annunci per le imprese sono previsti nei prossimi giorni, a seguito di una riunione con le grandi aziende. Di seguito i principali provvedimenti annunciati da Macron.
SALARIO MINIMO – Il salario minimo (Smic è la sigla francese) aumenterà di 100 euro al mese a partire dal 2019 e non avrà costi aggiuntivi per i datori di lavoro. Questo aumento si aggiunge a quello dell’1,8% che doveva essere introdotto a partire da gennaio.
BONUS DI FINE ANNO – Macron ha anche chiesto “a tutti i datori di lavoro che possono” di versare “un bonus di fine anno ai loro dipendenti” sul quale non graveranno imposte.
PENSIONI – A partire dal 2019 sarà annullato l’aumento della tassazione CSG per le pensioni di meno di 2mila euro al mese. Attualmente erano esentati solo i pensionati che guadagnavano meno di 1.200 euro al mese.
STRAORDINARI – Ore di straordinario non tassate a partire dal 2019. Questa misura era stata attuata sotto il quinquennato di presidenza di Nicolas Sarkozy.
LOTTA CONTRO L’EVASIONE FISCALE – I dirigenti di grandi imprese francesi dovranno versare le imposte in Francia e così pure i giganti che fanno profitti in Francia.
Oltre alle misure economiche, Macron ha annunciato di volere una legge elettorale che tenga in considerazione le schede bianche e di volere intavolare una discussione sul ruolo dei sindaci, la decentralizzazione e l’organizzazione dello Stato.
Bisognerà inoltre “affrontare” la questione dell’immigrazione, ha detto Macron.