Dalle pagine di giornale alla politica il percorso non è proprio ovvio, ma nemmeno così inusuale. E infatti anche in questa tornata elettorale in Parlamento arriverà un piccolo esercito di giornalisti candidati da M5s, Pd e FI. Al Senato sbarcherà nelle fila pentastellate Primo Di Nicola, ex direttore de Il Centro, prima Fatto Quotidiano ed Espresso, che nell’uninominale di Pescara ha preso il 40,99% dei voti. Ce l’ha fatta anche Emilio Carelli, ex Mediaset ed ex direttore di Sky Tg24, che ha preso il 39,49% nell’uninominale di Roma Fiumicino ed è quindi pronto per Montecitorio. Entra alla Camera anche Pino Cabras, ex fondatore di Pandora Tv, che ha ottenuto il 45,78% nell’uninominale di Carbonia. Il Pd ha potuto contare su Tommaso Cerno (nella foto), condirettore di Repubblica ed ex direttore de L’Espresso. Candidato all’uninominale nel collegio di Milano per il Senato, il giornalista ha preso il 41,25% dei voti.
Per Forza Italia invece entrano Giorgio Mulè, direttore di Panorama, promosso nel collegio di Sanremo-Imperia dove ha conquistato l’uninominale e il relativo seggio alla Camera con il 46%. “Il trionfo del centrodestra nel collegio Sanremo-Imperia mi consegna una responsabilità enorme – ha scritto a caldo sulla sua bacheca Facebook – la portata del successo, le proporzioni del consenso fanno di me la bandiera di questo straordinario territorio. Ne sono onorato ed emozionato. Darò seguito al patto d’onore sottoscritto con gli elettori: in me troveranno un presidio sicuro a difesa della riviera e del ponente ligure”.
Promosso anche Andrea Cangini, ex direttore di Quotidiano Nazionale, candidato alla Camere nelle Marche. Se c’è chi festeggia c’è pure chi invece potrebbe essersi pentito di aver intrapreso la nuova avventura. I dati dei plurinominali potrebbero infatti non premiare l’impegno del conduttore di La7 Gianluigi Paragone, in campo a Varese con il M5s per la Camera. Resta fuori anche la Iena Dino Giarrusso,candidato alla Camera nel collegio Roma Gianicolense: “Sono felice di essermi candidato, benché fossi in un collegio praticamente impossibile da vincere – scrive su Facebook l’aspirante pentastellato – Sono sicuro di avere fatto la scelta più giusta della mia vita a licenziarmi da Le Iene e candidarmi con il MoVimento Cinquestelle, e gioisco per dei risultati straordinari, che segnano una svolta storica nel nostro paese”.
Sembra non avercela fatta Filippo Sensi, portavoce del premier Paolo Gentiloni, che era candidato nel collegio plurinominale Toscana 3. La lista degli esclusi conta anche Francesca Barra, candidata con il Pd in Basilicata, e la bersaniana Chiara Geloni, che era candidata in Toscana.