Nel tappone dolomitico (cinque colli) tra le abetaie distrutte dall’alluvione dello scorso novembre, il Giro d’Italia si consegna definitivamente all’ecuadoriano Richard Carapaz e alla sua Movistar sapientemente guidata dal supergregario Mikel Landa. Nibali va in difficoltà sul Manghen (cima Coppi del Giro), recupera e prova nel finale, ma c’è poco da fare. Sull’ultima salita, quella del Colle d’Avena, si assite a una bella battaglia con Nibali, Carapaz, Landa, Bilbao, Nieves e il fantastico Giulio Ciccone, ormai re della montagna. La volata finale va a Pello Bilbao (Astana) davanti a Landa e Ciccone. Staccati Roglic e Lopez per colpa di un cretino che l’ha buttato per terra. Il colombiano, appena è riuscito a rimettersi in piedi, ha preso a schiaffi il sedicente tifoso ed è ripratito. Ma la faccenda gli è costata oltre un minuto.
Il Giro numero 102 è dunque quasi sicuramente di Carapaz. L’ecuadoriano ha un vantaggio di 1’54” proprio su Nibali che difficilmente potrà batterlo di tanto nei 20 km a cronometro di domani a Verona. Terzo in classifica, adesso, è Landa a 2’53”. Roglic ha lasciato una quarantina di secondi sulle strade di questa ventesima tappa e difficilmente potrà insidiare Nibali o salire sul podio.