Dopo la nomina, i sei nuovi viceministri e 39 sottosegretari hanno giurato a Palazzo Chigi. A Montecitorio si è votato per eleggere un questore e un vicepresidente, posti lasciati vacanti rispettivamente in quota M5S da Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento, e in quota Lega da Luciano Fontana, ministro della Famiglia. La vicepresidenza della Camera è andata a Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli D’Italia, nome votato anche da Forza Italia, mentre il nuovo questore è Federico D’Incà, del M5s.
La partita fondamentale resta la composizione delle commissioni permanenti e bicamerali d’inchiesta. Gli occhi sono infatti puntati su Copasir e Vigilanza Rai, da assegnare alle opposizioni, come pure le giunte per le autorizzazioni ed elezioni di Camera e Senato. Ma è sul comitato per la sicurezza della Repubblica che si sta consumando un vero e proprio braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Fdi insiste per portare un suo uomo al Copasir, lasciando fuori il Partito democratico, che poi dovrebbe contendersi con Forza Italia la Vigilanza. Tra i nomi proposti da Giorgia Meloni, c’è Edmondo Cirielli, attualmente questore a Montecitorio.
Se la trattativa andasse in porto, viene sottolineato, resterebbe libero un posto in ufficio di presidenza, composto al momento da Gregorio Fontana (FI e questore anziano), Federico D’Inca (M5S che oggi dovrebbe sere eletto al posto di Fraccaro) e appunto Cirielli. Fonti parlamentari riferiscono infatti che il ruolo potrebbe essere gradito alla Lega, che al momento non ha un componente.