Glenn Close è cresciuta in una setta religiosa: la Moral Re-Armament. Introdotta nell’organizzazione religiosa dal defunto padre William Taliaferro quando aveva appena 7 anni, vi rimase fino ai 22.
Per un periodo ha anche vissuto nei quartieri generali dell’organizzazione in Svizzera, per poi lasciare definitivamente la setta nel 1970.
Ora Close, 74 anni, in una puntata della docuserie sulla salute mentale ‘The Me You Can’t See‘ prodotta da Oprah Winfrey e dal principe Harry ha svelato che quell’esperienza “terribile” l’ha segnata per tutta la vita: “Sono cresciuta in questo gruppo chiamato MRA. Praticamente era una setta in cui tutti dicevano le stesse cose e il controllo era a livelli altissimi”.
Glenn Close: “Mi facevano sentire in colpa per tutto”
Fondato nel 1938 dal pastore luterano statunitense Frank Buchman, il gruppo basava la sua forza su 4 principi: onestà, purezza, altruismo e amore. “Qualsiasi cosa facessimo per noi stessi era considerata negativa ed egoista. Non potevamo mai andare in vacanza e non ci era permesso accumulare ricordi sotto forma di oggetti. Non era permesso fare nulla, mi facevano sentire in colpa per qualsiasi desiderio considerato innaturale. Era terribile“, ha raccontato Close.
L’attrice, pluricandidata agli Oscar, che ha alle spalle 3 matrimoni (con Cabot Wade, James Constantine Marlas e David Show) è convinta che la sua incapacità di costruire un legame duraturo sia legata proprio agli anni vissuti nella setta: “È incredibile come un trauma infantile possa risultare devastante per una vita intera“.