Il centrodestra chiede il mandato per formare il nuovo governo e i M5S rimane sulla sua posizione, ossia quella del premier terzo e di una maggioranza con la Lega, senza Berlusconi. Ognuno avanti per la sua strada: queste le posizioni nette dei due schieramenti politici davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, durante il terzo (e quasi sicuramente ultimo) giro di consultazioni. Per tutta la giornata si alterneranno al Colle tutti i partiti: dalla delegazione del M5S al centrodestra unito fino al Pd e Leu per chiudere con i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati.
M5S – “Cosa succederà non lo so, capiremo cosa faranno la Lega e il centrodestra. Il M5s oltre questo schema non può andare e quindi, al di là delle valutazioni che farà il presidente, della Repubblica io mi sento di dire che non siamo disponibili a votare la fiducia a governi tecnici – ha detto Di Maio al termine dell’incontro con il capo dello Stato – È per scongiurare un altro 2011 che abbiamo provato in tutte le forme a dare un governo politico a questo paese. È ancora possibile, ma se non dovessero esserci le condizioni allora per noi si deve tornare al voto, che sarà di fatto un ballottaggio“. E il capo politico del M5S (che ha risposto ad alcune domande) ha ribadito: “Ho detto chiaramente, ma la Lega lo sapeva già, che sono disponibile a scegliere un premier terzo con Salvini, su un programma. Io non sono mai stato l’impedimento a firmare il contratto di governo che abbiamo usato per proporre temi a due forze politiche: prima alla Lega perché era l’altro vincitore, ci sono stati 50 giorni di discussioni e dialogo ma dove si chiedeva di mantenere la coalizione di centrodestra. Abbiamo capito che in quel momento si era aperto uno spiraglio nel Pd, a detta del segretario reggente. Ci è costata di più per vari motivi, molti dentro il Movimento stanno facendo opposizione, c’erano molte criticità, e poi dialogo è stato sbarrato da un’intervista tv (il riferimento è alle parole di Renzi da Fabio Fazio, ndr). Il M5S oltre questo schema di contratto non può andare”. Di Maio ha precisato: “Noi ce l’abbiamo messa tutta per non arrivare a questo punto, ma c’è stato molto cinismo e valutazioni legate alle proprie forze politiche e non al bene del Paese. Abbiamo ringraziato Mattarella per il lavoro svolto e la pazienza nei confronti delle forze politiche. Negli ultimi 2 mesi come M5S abbiamo dato tutto per formare un governo e lo abbiamo fatto in modo lineare, partendo dal presupposto che siamo la 1/a forza del Paese”, ha aggiunto.