Il centrodestra esce compatto dal vertice di Arcore, almeno per quello che riguarda il candidato premier. Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono d’accordo sulla strategia da presentare al Quirinale durante il prossimo giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Quasi il 40 percento degli italiani ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del centrodestra ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo”.
I tre hanno messo a punto “gli elementi dai quali non intendono prescindere: un presidente del consiglio espressione dei partiti di centrodestra, l’unità della coazione e il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto, quali il taglio delle tasse, incentivi al lavoro, il blocco dell’immigrazione clandestina, garanzie per la sicurezza dei cittadini e sostegno alle famiglie”.
Resta ancora da chiarire la posizione della coalizione sul Pd. Salvini ha avvertito Berlusconi: “Nessun governo coi dem”. Ma dentro Forza Italia l’idea sono diverse. Lo stesso Antonio Tajani, fedelissimo dell’ex Cav, non esclude un accordo.