Battuta d’arresto per la formazione del nuovo governo. Il braccio di ferro tra il Quirinale e i leader di Lega e M5s sul nome di Paolo Savona al ministero dell’Economia ha rallentato il lavoro del premier incaricato Giuseppe Conte sulla lista dei ministri. Lo stallo non aiuta nemmeno la situazione economica. Lo spread è volato sopra i 200 punti, toccando quota 217, e l’agenzia di rating Moody’s minaccia la retrocessione dell’Italia.
Sul nome di Savona, Fratelli d’Italia è disposta a dare man forte all’ex alleato Salvini. “Una nuova inaccettabile ingerenza di Mattarella, dopo l’ostinazione a non conferire l’incarico di governo al centrodestra”, l’ha definita la leader Giorgia Meloni. Che ha aggiunto: “Ho comunicato a Salvini che Fratelli d’Italia, pur senza aver cambiato idea sul governo giallo-verde, offre il suo convinto aiuto per rivendicare il diritto di un governo a scegliere un ministro dell’economia non indicato da Bruxelles. L’Italia è ancora una nazione sovrana, Junker e la Merkel se ne facciano una ragione”.
Proprio sull’incertezza economica arriva l’attacco dell’ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi. “Lo spread – scrive su Facebook – sale ai massimi dal 2013. Non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Dai prossimi giorni, infatti, i mutui per le famiglie costeranno di più, l’accesso al credito per le piccole imprese sarà più difficile e pagheremo di più gli interessi sul debito pubblico. Chi è il colpevole? Non c’è nessun complotto, non guardate Bruxelles, non è colpa dei mercati finanziari. Il responsabile ha sempre un nome, in questo caso due cognomi: Salvini e Di Maio“.
Anche l’ex ministro Carlo Calenda attacca il duo e si dice pronto a tornare al voto: “L’agenda Salvini/Di Maio è oramai chiara, mira a portare l’Italia fuori dall’Europa e dall’Occidente distruggendo le istituzioni e 70 anni di storia. Bisogna creare un fronte civile di resistenza a questo progetto mobilitando il paese. E non aver paura delle elezioni”.
L’agenda Salvini/Di Maio e’ oramai chiara, mira a portare l’Italia fuori dall’Europa e dall’Occidente distruggendo le istituzioni e 70 anni di storia. Bisogna creare un fronte civile di resistenza a questo progetto mobilitando il paese. E non aver paura delle elezioni.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 26, 2018