Ha il volto di Matteo Salvini, leader della Lega, il ‘dominatore’ dei media italiani negli ultimi 15 giorni. Oscurati nettamente, per numero di citazioni, Luigi di Maio e perfino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Secondo il report di Mediamonitor.it su oltre 1500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog, il numero 1 del Carroccio ha raccolto sui media 13.533 menzioni, lasciandosi alle spalle il pentastellato Di Maio (12.605) e Giuseppe Conte (12.361), che avrebbe dovuto guidare il “Governo del cambiamento” di Lega e Movimento 5 Stelle. Mattarella ha raccolto sui media italiani il 32% di menzioni in meno rispetto a quelle del leader leghista (9140).
Nell’ultima settimana ha conquistato il palcoscenico mediatico l’economista Paolo Savona, sul cui nome si è innescato lo scontro istituzionale tra Presidenza della Repubblica, Lega e M5S: è stato nominato sui media 6220 volte, quasi quanto lo stesso Salvini. Mediamonitor.it evidenzia come Silvio Berlusconi, sesto con 4.705 menzioni, continui a far parlare di sé anche quando non è al centro del dibattito politico. Tra gli “uomini nuovi” dell’era leghista emerge Giancarlo Giorgetti, fedelissimo del segretario e coinvolto nella contesa per il ministero dell’Economia, che con le sue 2588 citazioni si posiziona al settimo posto della graduatoria.
Resta sempre nella top ten il senatore di Scandicci Matteo Renzi, che non esce dalla ribalta mediatica e porta a casa 2506 citazioni facendo molta ombra al segretario reggente del Pd Maurizio Martina (1632 menzioni). Al 10/o posto della graduatoria elaborata da Mediamonitor.it sale Carlo Cottarelli, che ha raccolto il 75% delle sue 1730 menzioni nel giorno in cui ha ricevuto dal presidente Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo.
Nelle ultime due settimane è tornato a far parlare di sé anche il pentastellato Alessandro Di Battista, che dal 14 al 28 maggio ha totalizzato 1222 menzioni, circa il triplo (424) di quelle avute nelle due settimane precedenti.