Non è una sfida scudetto, almeno secondo Gasperini (“Inter, Milan e Napoli hanno qualcosa in più”) però il big match di San Siro – si affrontano la prima e la terza dell’ultimo campionato – arriva al momento giusto per testare la reali ambizioni della squadra di Simone Inzaghi e della ‘Dea’, separate da tre punti in un cammino che ha visto i campioni d’Italia più pronti e convincenti in questo primo scorcio di stagione. Gli orobici, sotto la gestione Gasp, non si sono mai distinti per partenze sprint, ma la breve trasferta di Milano può rappresentare l’occasione ideale per lanciare un segnale alle rivali. Non a caso, nonostante gli impegni di Champions League alle porte per entrambe, la parola turnover non è contemplata né a Zingonia né ad Appiano Gentile.
“L’Atalanta è un’ottima squadra che non regala e non concede nulla, noi dovremo essere bravi a fare altrettanto. Penso che la fame e la cattiveria su ogni pallone in partite come questa facciano la differenza – ha sottolineato Simone Inzaghi – Martedì è stato importante essere rimasti lucidi e in partita nonostante nella prima mezz’ora abbiamo sofferto la Fiorentina. Ho visto una grande reazione, da squadra importante, abbiamo vinto su un campo difficile e siamo contenti. Già domani avremo un’altra sfida altrettanto impegnativa”. Come contro i viola dovrebbe toccare in attacco nuovamente alla coppia Lautaro-Dzeko, con Correa non al meglio dopo l’infortunio rimediato una settimana fa e preservato in vista della sfida cruciale con lo Shakhtar Donetsk di martedì. Possibile anche il ritorno di Dumfries dal 1′ nel ballottaggio sempre aperto con Darmian. La sfida contro l’Atalanta rappresenta l’occasione migliore per riprendersi la vetta della classifica e confermare, in uno scontro diretto (il primo dell’anno in campionato), i progressi visti nelle ultime due uscite.
Anche l’Atalanta si presenta all’appuntamento di San Siro forte di sei punti raccolti nelle ultime due uscite, che l’hanno rilanciata ai piedi della zona Champions, ma Gasperini vola basso. “Andiamo ad affrontare un Inter forte che ha iniziato molto bene. Dobbiamo essere noi a mettere in campo delle caratteristiche che possano metterla in difficoltà – ha spiegato il tecnico piemontese in conferenza stampa – “L’Inter ha fatto molti gol ed in modi diversi. Come si affrontano gli attaccanti? Con le nostre caratteristiche”. L’ex allenatore del Genoa non vuole sentir parlare di sogni tricolore e bada al concreto. “Le giornate sono solo cinque, ma è già ben definito quello che è il campionato. Inter, Milan e Napoli hanno sicuramente qualcosa in più. Inutile che continuiamo a guardare allo scudetto. E Fiorentina e Torino secondo me sono nella stessa fascia nostra e di altre squadre – ha proseguito – Noi cercheremo di migliorarci sempre di più, dobbiamo pensare al nostro campionato e smetterla di guardare la classifica. Lo faremo più avanti”. Luis Muriel è sulla via del recupero ma potrebbe tornare a disposizione in settimana, per la gara di coppa con lo Young Boys (“speriamo di poterlo portare in panchina”). In dubbio per una contusione al piede anche Pessina, che potrebbe lasciar spazio a Ilicic sulla tre quarti insieme a Malinovskyi, alle spalle dell’intoccabile Zapata. In mezzo al campo Freuler torna a far coppia fissa con de Roon, sulla fascia Zappacosta – a segno contro il Sassuolo – scalpita per essere riconfermato.