L’Inter si prende con autorità il secondo posto battendo nello scontro diretto l’Atalanta. Un 2-0 a domicilio secco nel fortino di Bergamo quello della formazione di Conte entrata in campo con un piglio decisamente più deciso rispetto a quello degli orobici. Una vittoria netta e meritata griffata da D’Ambrosio e Young nei primi venti minuti di gioco. L’Atalanta delle meraviglie avrebbe avuto tutto il tempo per recuperare ma la formazione di Gasperini è incappata nella più classica delle giornate storte, surclassata a centrocampo e disattenta in difesa. Il solo Duvan Zapata in avanti ha cercato di rendersi pericoloso ma senza troppa fortuna. Un campanello d’allarme in vista della storica sfida di Champions League contro il Paris Saint Germain che comunque non modifica il giudizio sulla cavalcata sensazionale dei bergamaschi chiusa al terzo posto. Il primo anno in Serie A alla guida dell’Inter di Antonio Conte termina invece con uno scudetto che, alla fine, è distante solamente un punto. Certo, la rilassatezza della Juventus nelle ultime gare ha mitigato il divario ma Handanovic e compagni possono recriminare per i tanti punti lasciati per strada con avversari di livello inferiore, sia prima che dopo il lockdown.
Che la serata sia favorevole agli ospiti lo si capisce già dopo soli 50 secondi di gioco. Angolo di Young, scontro in area fra Gosens e Gollini e palla sulla testa di D’Ambrosio che incorna in rete. Una vera doccia fredda per i padroni di casa che, per le conseguenze di quanto accaduto nel corso dell’azione del gol, perdono pure il portiere titolare per una botta al ginocchio. L’Atalanta fatica a riprendersi e al 20′ capitola nuovamente inchinandosi all’acuto di Ashley Young. L’ex Manchester United avanza sulla fascia e dal limite lascia partire un preciso diagonale che non lascia spazio a Sportiello.
Dal punto di vista delle nitide occasioni da gol la partita finisce qui, o quasi. Forte delle due reti di vantaggio la banda Conte serra i ranghi riuscendo sempre ad arginare gli attaccanti atalantini prima che questi possano mettere paura ad Handanovic. Agli orobici manca la fantasia di Ilicic, e si vede, mentre l’Inter è tutta sostanza. Lukaku svolge alla perfezione il ruolo di boa e pure Lautaro Martinez si impegna su tutti i palloni. Nella ripresa Gasperini prova a mischiare le carte. Le risposte migliori le fornisce Malinovskiy ma senza riuscire a riaprire la gara. Alla fine è festa per tutti, un piccolo momento di stacco prima di ricaricare le pile in vista dei sogni chiamati Champions ed Europa League.