IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 217.
07:40 Hamas: “Ora palla completamente in mano Israele”
Il gruppo terroristico Hamas afferma che la sua delegazione che partecipa ai negoziati per garantire una tregua temporanea e un accordo sulla liberazione degli ostaggi al Cairo ha lasciato la città per il Qatar, aggiungendo che “la palla è ora completamente” nelle mani di Israele. Lo riporta il Times of Israel.“La delegazione negoziale ha lasciato il Cairo diretta a Doha. In pratica, Israele ha respinto la proposta presentata dai mediatori e ha sollevato obiezioni su diverse questioni centrali”, afferma il gruppo in un messaggio ad altre fazioni palestinesi, aggiungendo di sostenere la proposta. “Di conseguenza, la palla è ora completamente nelle mani dell’occupazione”.
07:20 Netanyahu: “Spero divergenze con Biden si appianino”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di sperare che lui e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden possano superare i loro disaccordi sulla guerra a Gaza, dopo che Biden ha rifiutato una spedizione di armi a Israele.“Spesso siamo stati d’accordo, ma abbiamo avuto i nostri disaccordi.Siamo stati in grado di superarli. Spero che riusciremo a superarli ora, ma faremo quello che dobbiamo fare per proteggere il nostro Paese”, ha detto Netanyahu in un’intervista al programma televisivo ‘Dr. Phil Primetime’, registrata prima della minaccia di Biden di trattenere ulteriormente le armi se Israele fosse entrato a Rafah.Netanyahu ha sostenuto che Israele “non ha altra scelta” se non quella di distruggere i restanti battaglioni di Hamas a Rafah. “Se non li distruggiamo, se li lasciamo in pace, torneranno. Emergeranno dai tunnel, riprenderanno il controllo di Gaza e faranno ciò che hanno promesso di fare: rifaranno il 7 ottobre – questo enorme massacro – ancora, ancora e ancora”, ha spiegato.
07:15 Netanyahu: “Se dobbiamo restare da soli, combatteremo soli”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato giovedì che la minaccia degli Stati Uniti di trattenere alcune armi non impedirebbe a Israele di continuare la sua offensiva a Gaza, indicando che potrebbe procedere con un’invasione della città di Rafah contro la volontà del suo più stretto alleato. Il presidente Usa Joe Biden ha esortato Israele a non procedere con un’operazione del genere per i timori che potrebbe esacerbare la catastrofe umanitaria nell’enclave palestinese. Mercoledì ha affermato che gli Stati Uniti non forniranno armi per un’offensiva a Rafah, aumentando la pressione su Netanyahu. Ma in una dichiarazione rilasciata ieri sera, Netanyahu ha detto: “Se dobbiamo restare da soli, saremo soli. Se necessario, combatteremo con le unghie. Ma abbiamo molto più che le unghie”.
07:10 In rapporto Blinken previste critiche a Israele
Si prevede che il segretario di Stato americano Antony Blinken presenterà questa settimana un rapporto al Congresso che criticherà Israele ma alla fine concluderà che l’amministrazione Biden ha accettato assicurazioni da Gerusalemme sul fatto che l’IDF sta usando armi americane in conformità con il diritto internazionale. Lo riporta il Times of Israel citando Axios.Citando tre funzionari statunitensi, il sito di notizie afferma che il rapporto di Blinken potrebbe essere presentato già oggi.Il rapporto sull’uso delle armi da parte di Israele e di altri sei Paesi coinvolti in diversi conflitti armati, che sarà reso pubblico, era originariamente previsto per l’8 maggio, ma il Dipartimento di Stato ha richiesto una proroga. Il rapporto fa parte di una nuova politica istituita dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden a febbraio che richiede ai destinatari degli aiuti esteri di fornire garanzie scritte che stanno utilizzando tali aiuti in conformità con il diritto internazionale, e che non ostacolano la fornitura di aiuti umanitari.
07:00 Ambasciatore Israele: “Da Usa su armi messaggio sbagliato”
L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha detto che la decisione del presidente americano Joe Biden di bloccare le armi da Israele per l’operazione pianificata a Rafah invia il “messaggio sbagliato” al gruppo militante di Hamas e ai nemici del paese. Lo riportano i media locali. “Questo è davvero un peccato”, ha detto l’ambasciatore Michael Herzog in un webinar del Carnegie Endowment for International Peace. “Invia il messaggio sbagliato a Hamas e ai nostri nemici nella regione. Ci mette in un angolo perché dobbiamo affrontare Rafah in un modo o nell’altro”, ha aggiunto Herzog.