Cala ancora la produzione industriale in Italia a novembre 2022: -0,3% rispetto ad ottobre e -3,7% anno su anno. A riferirlo è l’Istat, che sottolinea anche “la riduzione “molto ampia” dell’energia (-4,5% mese; -17,1% tendenziale).
Nel dettaglio, l’istituto di statistica spiega che l’indice cresce mese su mese “solo per i beni strumentali (+0,1%) mentre cala per l’energia (-4,5%), i beni di consumo (-0,4%) e i beni intermedi (-0,3%)”. Anche in termini annuali crescono solo i beni strumentali (+1,8%) mentre si registrano cali in “beni di consumo (-2,6%), beni intermedi (-5,2%) e in misura molto marcata energia (-16,2%)”.
Tra i settori che registrano variazioni positive da ottobre a novembre si segnalano “la fabbricazione di mezzi di trasporto e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+7,3% per entrambi i settori), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,4%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+2,4%)”. Le flessioni “più ampie si registrano nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-17,1%), nell’industria del legno, della carta e della stampa (-10,8%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-8,6%)”.
Commentando i dati, l’Istat osserva: “A novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale continua a ridursi, seppure con una intensità minore rispetto ai due mesi precedenti. In calo risulta pure il complesso del trimestre settembre-novembre rispetto ai tre mesi precedenti”, con meno 1%. “La dinamica negativa – prosegue – è estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione dei beni strumentali che registrano un profilo positivo negli ultimi cinque mesi anche se in progressiva decelerazione”. “La produzione, al netto degli effetti di calendario, diminuisce anche in termini tendenziali – conclude l’Istat – a livello settoriale è molto ampia la caduta dell’energia, mentre sono in crescita solo i beni strumentali”.
“Si profila lo spettro della recessione. Prosegue inarrestabile il calo della produzione“, ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.