L’Istat ha confermato oggi le stime preliminari sull’inflazione nel mese di agosto: l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,5% su base annua (da -0,4% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
In un quadro che vede l’inflazione negativa ancora determinata soprattutto dagli andamenti dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -13,6% a -13,7%) e di quelli non regolamentati (da -9,0% a -8,6%), prosegue Istat, l’ampliarsi della flessione dell’indice generale si deve prevalentemente al calo più netto dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti. Si confermano invece in crescita, seppur in rallentamento, i prezzi sia dei Beni alimentari lavorati sia di quelli non lavorati.
“Il calo dell’inflazione dello 0,5% produce un risparmio su base annua stimabile in 200 euro per un nucleo con due figli e 154 euro per la famiglia ‘tipo’”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati definitivi diffusi dall’Istat. “Sui listini al dettaglio pesa la forte crisi dei consumi che si registra da mesi nel nostro paese – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un fenomeno che se da un lato determina risparmi medi fino a 200 euro annui sulla spesa delle famiglie, dall’altro è fortemente negativo per l’economia nazionale, perché il crollo dei consumi penalizza il commercio, l’industria e l’occupazione”.