Nove Paesi dell’Unione Europea anno oltrepassato regolarmente e da vari anni i limiti di emissioni degli inquinanti Pm10 e No2, fissati dagli Stati dell’Ue per proteggere la salute dei cittadini. Per questo la Commissione europea ha dato 10 giorni a questi Paesi perché presentino misure di miglioramento della qualità dell’aria, se vogliono evitare un rinvio davanti alla giustizia europea.
I ministri dell’Ambiente di Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Italia, Repubblica Ceca, Romania, Regno Unito e Svlocchia sono stati convocati dal commissario per l’Ambiente, Karmenu Vella a Bruxelles. Vella, ha spiegato il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, ha segnalato “una data limite agli Stati membri, sino alla fine della settimana prossima, per completare i loro dossier, per poter evitare un ricorso davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea”. “L’unica cosa che può impedire alla Commissione di andare davanti al tribunale è che le misure messe sul tavolo dai nove Paesi siano sufficienti a rispondere ai loro obiettivi senza ritardo”, ha affermato Vella. “Durante il nostro scambio, ci sono state proposte positive. Ma a prima vista non sono abbastanza importanti da cambiare la situazione generale”, ha aggiunto il commissario.
“L’Italia sta facendo grandi passi avanti nella lotta all’inquinamento e lo abbiamo ribadito a Bruxelles. Finora, non c’è nessun deferimento alla Corte Ue”, ha commentato ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti, dopo l’incontro. “Lo smog è un problema comune a 19 paesi Ue e va affrontato come tale” ha aggiunto. “Abbiamo portato all’attenzione della Commissione tutto il lavoro fatto in questi anni, che ha dato risultati evidenti in termini di miglioramento della qualita’ dell’aria, basti pensare che gli sforamenti dal 2000 ad aoggi si sono ridotti di piu’ del 70%”, ha detto Galletti.
“In questi anni abbiamo fatto un lavoro molto intenso, in collaborazione con gli altri ministeri, le Regioni e i Comuni – prosegue – efficentamento energetico al 28%, energia rinnovabili al 28% e riduzione di Co2 al 32-33%. Abbiamo portato il decreto sulla certificazione degli impianti biomasse. Insomma abbiamo portato una serie di provvedimenti che insieme compongono una strategia forte”. “E’ il quarto incontro che faccio in pochi mesi con il commissario Vella, è un continuo dialogo che abbiamo con la commissione, un dialogo costante – conclude – E credo che questo abbia evitato fino ad oggi il deferimento. E’ un contenzioso che esiste da anni se non siamo stati deferiti è grazie al fatto che abbiamo fatto delle cose e vogliamo continuare a fare”