Ci sono Oscar e Hoscar. Fatti salvo i primi, notissimi e riservati al cinema, i secondi hanno preso piede da qualche tempo riscuotendo successo in tutto il mondo. A essere premiati, in questo caso, non sono pellicole e relativi interpreti, ma i migliori ostelli del globo. L’obiettivo è viaggiare tanto e bene, a dimostrazione del fatto che la politica del low budget non è per forza sinonimo di scarsa qualità.
L’idea è del sito Hostelworld.com e i giudici sono proprio i viaggiatori: a essere analizzato è stato infatti oltre 1 milione di recensioni di instancabili backpacker. Le categorie sono molte e dettagliate, così come i criteri di valutazione che vanno dall’immancabile rapporto qualità-prezzo, atmosfera, staff (perchè il viaggio lo fanno anche le persone), strutture e posizione. Per il 2019 nella categoria Miglior ostello per viaggiatori in solitaria domina Praga che si aggiudica primo e terzo posto con il Roadhouse di Prague e l’Hostel One Miru. La medaglia d’argento va invece al Soul Kitchen di San Pietroburgo. Seguono sistemazioni in Vietnam, Nuova Zelanda, Portogallo e Thailandia.
Ma non è tutto. La lista prevede anche una sezione femminile e maschile. Nel primo caso a trionfare è Lisbona con il We Love F. Tourist e Lost Inn Lisbon, tra i due si piazza lo Stamps Backpackers di Chiang Mai, in Thailandia. Per i viaggiatori, invece, vincono l’Hostel One Paralelo di Barcellona, il Carpe Noctem Original di Budapest e Los Patios Hostel Boutique di Medellín, in Colombia.
Per quanto riguarda l’Italia, successo come Migliore catena per l’ostello Bello di Milano con strutture anche a Como, Assisi Bevagna (Perugia) e altri quattro punti in Myanmar. Premi anche nella categoria Migliori nuovi ostelli: al terzo posto The Romehello Hostel della Capitale seguito da Anda Venice nella Serenissima. Largo alla Liguria nella sezione Migliori ostelli piccoli per 5 Terre backpackers.