(LaPresse) – Anna Manako e Lera Korf sono due giovani donne ucraine che vivono e lavorano in Italia. A LaPresse hanno raccontato l’angoscia per le notizie che arrivano da Kiev dai loro parenti che non possono o non vogliono lasciare il paese. Vogliono far sentire la loro voce perché, come spiegano, oggi l’aggressione russa riguarda l’Ucraina ma in futuro potrebbe toccare ad un altro paese europeo. “Se non si ferma Putin prima o poi può succedere anche qui”, dice Lera. Nelle parole di Anna non c’è odio per il popolo russo, con cui ci sono legami in molte famiglie ucraine come la sua ma c’è l’appello all’esercito di Mosca a lasciare l’Ucraina.
Le donne ucraine in Italia: “Se non si ferma Putin prima o poi può succedere anche qui”
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