Avere Mario Draghi premier e Sergio Mattarella presidente della Repubblica è “per noi la soluzione ideale, meglio rispetto a quello che si sarebbe verificato con l’ascesa del presidente del Consiglio al Quirinale”. Non nasconde la sua soddisfazione il segretario Pd Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa alla Camera. “Questa soluzione è la migliore in assoluto: ci guadagna il Paese, la ripresa economica, le istituzioni, le forze politiche e i partiti”, ha aggiunto. “La figura di Mattarella oggi fa felici tutti gli italiani, il Parlamento ha interpretato un sentimento diffuso nel Paese” insiste e “Il presidente del Consiglio esce più forte, perché ne esce con accanto il presidente della Repubblica che gli ha dato forza in questi undici mesi”.
Poi il Segretario Dem tiene a parlare della fase che si apre: “Da domani comincia un’azione politica nuova ed è stato rinnovato il nostro ruolo nella politica e dentro il Parlamento. In questi giorni è cambiata la geografia politica e noi vogliamo interloquire e interpretare questi cambiamenti e vogliamo lavorare per rafforzare la coalizione”. In primis con M5S di cui non nasconde le difficoltà: “E’ evidente che in questo giorni ci sono state frizioni tra le forze politiche e anche all’interno della coalizione. Ieri sera c’è stato un corto circuito mediatico che ha reso complessa la gestione della vicenda, ma oggi ho visto che tutto è stato chiarito in modo sufficiente. Ho avuto un lungo un incontro della coalizione in cui c’è stato un chiarimento necessario ma che per me è sufficiente”.
Non solo centrosinistra ma rapporti all’interno della maggioranza: “Adesso spero in un dialogo proficuo con Forza Italia, sicuramente lo è per il governo, poi vedremo gli sviluppi. C’è bisogno di maggior dialogo tra le forze politiche”. FI potrebbe entrare a far parte del campo largo? “Non credo che sia questo il modo con cui trattare il rapporto con FI, che ha una sua storia e un profilo chiaro, stabiliremo un rapporto e cercheremo di capire come potrà evolvere, ma non credo faccia parte dell’evoluzione del cosiddetto campo largo”. Nessuna necessità di rimpasto per quanto riguarda il PD: “Sul rimpasto…io sono sempre stato ostile alla fase 1, fase 2, tagliando: ogni volta che si inizia così finisce sempre male. Per quanto ci riguarda il governo va bene così, poi è nelle prerogative del presidente del Consiglio immaginare qualsiasi forma di cambiamento. Per quanto ci riguarda deve andare avanti in questa formazione e con questa modalità di lavoro. Dopo l’apnea di queste settimane bisogna ricominciare a correre”.
Apnea appunto, della Politica e del Paese che ha avuto forse qualche difficoltà a comprendere tatticismi e giochi di strategia che a poco o nulla hanno portato: “Oggi è una giornata importante per la politica italiana non perchè la politica italiana ha risolto i problemi, ma perchè è più consapevole dei suoi problemi e forse può cominciare a tentare di risolverli. Non andiamo a casa però con l’idea che abbiamo risolto i problemi“.
Il Mattarella bis è sempre stato per i Dem l’unica alternativa valida a un ascesa al Colle di Draghi. Letta ragiona con il senno di poi: “Con l’ascesa del presidente del Consiglio al Quirinale e con le difficoltà di questa maggioranza a trovare punti di riferimento, non so se saremmo riusciti a negoziare con i nostri alleati un nuovo presidente del Consiglio”.