Sono almeno 147 le persone uccise e 614 quelle rimaste ferite nella battaglia di Tripoli. L’offensiva del generale Khalif Haftar contro la capitale libica e il governo legittimo di Fayezl Al Serraj . I dati vengono dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) con un post su Twitter. Vi viene precisato anche che l’organizzazione ha dispiegato varie squadre di operatori sanitari in appoggio agli ospedali della zona.
Intanto, a Roma, è arrivato il vicepresidente e braccio destro di Al Serraj, Ahmed Maitig. Incontrerà il premier Giuseppe Conte cercando di convincere l’Italia e l’Europa a prendere decisamente le parti del governo di Tripoli: “Vorrei chiedere a qualche capo di governo europeo: hanno capito chi è Haftar? – ha detto Maitig in un’intervista a Repubblica – Hanno capito su chi stanno puntando? Il tradimento del povero governo di Tripoli che noi rappresentiamo è un tradimento della legge internazionale, Dell’Onu che aveva qui il suo segretario generale Guterres mentre Haftar dava gli ordini di attacco. All’Italia, all’Europa, chiedo di aiutarci in ogni modo a far rispettare la legge internazionale, gli impegni assunti di fronte all’Onu. Ci aiutino a fermare la guerra. La guerra civile di Libia è già una guerra regionale fra arabi, speriamo non lo diventi anche fra voi europei”.
Maitig, oggi incontrerà anche Salvini e probabilmente anche il vice- premier del Qatar, Mohammad Al Thani che è arrivato ieri dovrebbe rimanere per lui in Italia. Il Qatar è uno dei Paesi che sostiene direttamente il governo libico ed è pronto (lo sta già facendo) ad aiutarlo anche sul piano militare.
“Chi è Khalifa Haftar per voi del governo di Tripoli? – si è chiesto nell’intervista Maitig – Per rispondere provo io ancora a farvi qualche domanda. Per esempio al più grande paese arabo, l’Egitto del presidente Sisi: ti fidi di quest’uomo? Ti fidi del progetto di un uomo che ha iniziato a fare un colpo di Stato contro il re libico nel 1969, poi è stato compagno di Gheddafi, poi ha fallito una guerra in Ciad e ha tradito Gheddafi. È andato in America ed è tornato dopo 20 anni. Leader europei: potete puntare su un uomo che al culmine di un negoziato complesso come quello gestito dall’Onu in questi anni tradisce in maniera così volgare? Se credete che la struttura politica di quest’uomo, il suo comportamento, la sua età, la sua salute, le sue capacità militari siano in grado di pacificare la Libia, allora affidatevi a lui”.
“Al Sisi sembra fidarsi di lui… “Haftar ha fatto un colpo di Stato, ma il grave per voi europei e per chi lo appoggia è che non funzionerà. È un fallito, ma che si è mosso sulla base di promesse, di autorizzazioni, di soldi di paesi che non accettano il metodo del governo di Tripoli. Haftar vende all’Europa, al mondo, l’idea che placherà il terrorismo. E invece porterà una guerra civile di 30 anni, l’Isis per 30 anni, la devastazione per 30 anni”, conclude Maitig.