“Avevamo chiesto un confronto leale, tecnico e approfondito, di sole 48 ore, per capire se fosse giusto stare o non stare in zona rossa. Non ci è stato concesso”. Lo ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, spiegando che solo dopo una settimana è stato riconosciuto che “Regione Lombardia era stata messa erroneamente in zona rossa”. A questo punto, il ministro della Salute, Roberto speranza, ha riconosciuto l’errore e ha firmato un’ordinanza che colloca la Lombardia in zona arancione, ma “pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro – ha detto Moratti – , ma non era un errore nostro. I dati che abbiamo mandato a Roma erano dati corretti. Non lo abbiamo accettato per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese”, anche perchè questo ‘errore’ “è stato un danno enorme per la nostra regione”.
Lombardia, Moratti: “Dati corretti, non è stato errore nostro”
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