Decine di migliaia di passeggeri aerei rimangono bloccati in Europa per gli scioperi contemporanei che colpiscono la tedesca Lufthansa e la francese Air France. La più grande compagnia aerea della Germania è costretta a cancellare oltre 800 su 1.600 voli di linea, compresi 58 voli a lungo raggio, perché i lavoratori del settore pubblico tedesco, tra cui personale di terra e i vigili del fuoco, incrociano le braccia in quattro aeroporti dalle 5.00 alle 18.00 ora locale. Gli scali colpiti sono il più grande aeroporto tedesco, l’hub di Francoforte, e altri hub regionali, ovvero Monaco, Colonia e Brema. Altri aeroporti come Amburgo, Lipsia e Hannover sono danneggiati da effetti a catena.
La metà dei voli a Monaco è posticipata o cancellata secondo il sindacato Verdi, come riferisce l’agenzia di stampa tedesca Dpa. Oltre agli aeroporti, anche i trasporti locali, le scuole materne, la raccolta di rifiuti e gli ospedali sono interessati dallo sciopero. I dipendenti pubblici chiedono un aumento del 6% del salario per i 2,3 milioni di persone che lavorano per i governi federali, statali e locali della Germania. Data la forza economica della Germania, “se non ora, quando dovrebbero esserci aumenti salariali significativi per i lavoratori, compresi quelli nel settore pubblico?”, si domanda il dirigente del sindacato Verdi, Frank Bsirske, in visita all’aeroporto di Francoforte. Ma l’associazione degli operatori aeroportuali Adv accusa i sindacati di “mancanza di ogni proporzionalità” e di irresponsabilità, perché lo sciopero tiene a terra decine di migliaia di passeggeri – 90.000 solo con Lufthansa – con costi che lieviteranno per milioni di euro.