Lasciare dentro l’Europarlamento il gruppo Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy), quello dell’Ukip di Farage, per spostarsi all’Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe). E’ la proposta per il M5s avanzata da Beppe Grillo, che lancia dal suo blog una votazione che si conclude oggi. “I recenti avvenimenti europei, come la Brexit – spiega – ci portano a ripensare alla natura del gruppo Efdd. Con lo straordinario successo del Leave, Ukip ha raggiunto il suo obiettivo politico: uscire dall’Unione europea. Parliamo di fatti concreti: Farage ha già abbandonato la leadership del suo partito e gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il Parlamento europeo nella prossima legislatura. Fino ad allora, i colleghi inglesi saranno impegnati a valorizzare le scelte che determineranno il futuro politico del Regno Unito”. La proposta ha incassato diverse critiche, in rete, da parte dei militanti. Silenzio da tutti i big del M5s. Fanno eccezione il deputato Carlo Sibilia e l’europarlamentare Marco Zanni. Il secondo segnala che a Bruxelles nessuno li aveva informati.
TERZA FORZA IN PARLAMENTO. Alde conta 68 eurodeputati e con la presenza del MoVimento 5 Stelle diventerebbe la terza forza politica al Parlamento europeo” dice Grillo sul suo blog. “Questo significa – sottolinea – acquisire un peso specifico di notevole importanza nelle scelte che si prendono. Significa in molti casi rappresentare l’ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l’establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato che ci hanno portato dove siamo oggi. Vogliamo affrontare nuove sfide con maggiore determinazione”.
“Le condizioni politiche – spiega Grillo – alla base dei negoziati con Alde sono molto chiare: condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà; totale e indiscutibile autonomia di voto; partecipazione dei cittadini nella vita politica delle Istituzioni europee; schieramento compatto nelle battaglie comuni come la semplificazione dell’apparato burocratico europeo, la risoluzione dell’emergenza immigrazione con un sistema di ricollocamento permanente, la promozione della green economy e lo sviluppo del settore digitale e tecnologico con maggiori possibilità occupazionali”.
VERDI CHIUSI AL DIALOGO. “Abbiamo fatto un tentativo di dialogo anche con il gruppo dei Verdi, che ha rifiutato la nostra richiesta di confronto. Ci è stato comunicato che un eventuale ingresso del MoVimento 5 Stelle nel gruppo dei Verdi avrebbe infatti sbilanciato gli equilibri del gruppo stesso” precisa Grillo, spiegando che dunque la scelta è ricaduta sull’Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe).