“Non siamo né trumpiani né salviniani, Dio ce ne scampi“. Queste le parole di Roberto Fico, deputato ed ex componente del direttorio M5s, in un colloquio con il Corriere ella Sera. Al neo presidente americano, spiega, “non do nessuna apertura di credito. Di certo non vado contro il voto popolare ed è sbagliato il coro dei media che non ha fatto che favorirlo. Ma se mi chiede se sono d’accordo sul muro per gli immigrati, le dico: assolutamente no. Sugli immigrati ci vuole apertura”. Su questo, aggiunge, “quello che conta è il programma, che sarà messo online e votato. Noi non facciamo alleanze con nessuno, né prima né dopo. E la Lega non sarebbe neanche l’alleanza più probabile”. Anzi, aggiunge, “quando la Lega vedrà il programma sugli immigrati ci manderà al diavolo”.
Sugli ‘statisti forti’ è cauto: “Non basta mai una persona sola, serve un gruppo. Non sono bastati né Che Guevara né Fidel Castro”. Nemmeno su Obama condivide lo stesso giudizio di Beppe Grillo: “L’errore di Obama è che non ha costruito una classe dirigente, vedi Clinton. Sulla politica estera, ci sono luci e ombre: tra queste ultime, la guerra in Afghanistan. Ma condivido totalmente l’Obamacare. Sanità e scuola pubblica sono i pilastri su cui si regge la civiltà”.